venerdì, 26 Aprile 2024
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Opel: new generation Movano

Una piattaforma condivisa e sviluppata con la casa francese della losanga da il via ad una interessante generazione di veicoli commerciali Opel al top di gamma.

Possiede tutte le carte in regola per puntare verso ambiziosi obbiettivi di penetrazione sul mercato questo veicolo sotto moltissimi aspetti davvero ben riuscito. La collaborazione con il partner francese paga e lo si nota subito. Le sue credenziali sono sostanzialmente pochi fronzoli e soprattutto puntare su capacità che ora è aumentata grazie alla crescita “dimensionale” e contenimento dei consumi, oggi un “must” per tutti i costruttori. É un connubio difficile da coniugare, quello di aumentare la capacità e nello stesso tempo contenere la sete dei veicoli commerciali .. non per Opel che, grazie ad una nuova famiglia di propulsori diesel common-rail quattro cilindri (2.3 CDTI) sono assicurati bassi consumi ed emissioni contenute. Le inedite motorizzazioni da 2,3 litri sono da 100 Cv, 125 Cv e 146 Cv (tutte Euro 5) mentre, con il serbatoio opzionale da 105 litri l’autonomia raggiunge quasi i 1.400 chilometri. Il target prefissato dalla casa tedesca Opel è stato quello di garantire il raggiungimento dei bassi consumi in condizioni operative reali, non solo ai sensi del ciclo misto UE. Obbiettivo perseguito e raggiunto. Nonostante il downsizing di cilindrata rispetto al modello attuale, infatti, il 2.3 CDTI eroga più coppia a regimi inferiori, ha consumi inferiori ed emette meno CO2. Sul fronte della riduzione dei costi di manutenzione, importante sottolineare che il nuovo Movano possiede ora una catena di distribuzione a catena, invece che dentata e gommata, sempre nell'ottica di contenere gli oneri di manutenzione.

Il nostro test drive

Grande maneggevolezza, comfort e capacità. Tre caratteristiche che rimangono impresse sicuramente a chiunque, come noi, abbia avuto l'occasione di testare su strada questo veicolo dimensionalmente “importante”. La calandra consente di riconoscere immediatamente il veicolo grazie alla barra cromata orizzontale con il logo Opel ridisegnato e l'inconfondibile piega sul cofano anteriore. La versione testata, equipaggiata con un motore diesel da 2,3 litri da 125 cavalli è forse quella più equilibrata, intesa come rapporto potenza/consumo fra le tre disponibili. Un propulsore brillante, che spinge senza esitazioni la massa del veicolo coadiuvato da un preciso cambio manuale a sei rapporti, a garanzia di un'economia di marcia davvero elevata. In sesta a circa 110 Km/h, come è facile immaginare, il propulsore gira davvero “lentamente” ed i consumi sono, quindi, davvero contenuti. A bordo il comfort, del resto un trend comune oggi nei veicoli commerciali, è molto simile ad un'autovettura grazie ad una buona insonorizzazione, ai sedili di guida con supporti lombari e al volante regolabile in altezza per una posizione di guida davvero rilassante. Moltissimi i vani e gli scomparti portaoggetti, mentre ci è piaciuto molto lo schienale del sedile centrale, abbattibile per una comoda trasformazione in una postazione di lavoro, grazie ad un'ampia superficie (orientabile) che puo ospitare un PC. All'altezza dello specchietto retrovisore un ampio display (orientabile) montato al centro della cabina di guida visualizza le mappe del navigatore satellitare (Tom Tom). Perfettamente visibile, senza tuttavia ostacolare la visione della strada, oltre a mostrare tutte le informazioni relative sulla strada da seguire, il display visualizza i dati relativi al funzionamento del sistema audio e quello della comunicazione mobile, la temperatura all'esterno del veicolo e l'intensità del segnale del telefono cellulare tramite il collegamento Buetooth. Per i possessori di Ipod, ma anche di lettori Mp3 o chiavette USB contenenti file audio è disponibile anche una comoda presa USB per l'ascolto della propria compilation preferita.

Tenuta di strada e sicurezza

Le versioni del Movano prevedono l'ESP di serie su tutti i veicoli a trazione posteriore, mentre è a richiesta su quelli a trazione anteriore. I sensori di parcheggio sono tra i dispositivi benvenuti in categorie di veicoli come questa, dove le dimensioni nelle manovre impongono più di un'attenzione per non causare danni a cose e, soprattutto, a persone. Utile ed interessante la funzionalità dei fari autoadattivi, attivabili con l'indicatore di direzione che illuminano, quando si decide di effettuare una svolta, la zona che dovremo impegnare successivamente (disponibile in optional). Il veicolo è piacevole da condurre per la relativa morbidezza dello sterzo e le sospensioni si comportano bene nel fondo sconnesso (anteriori Mac Pherson). Per la sicurezza si può contare su di un'efficiente impianto frenante con freni a disco su quattro le ruote. La versione Movano sotto test è equipaggiata di sportellone laterale e due porte posteriori simmetriche tutte vetrate e all'interno il vano di carico è convenientemente protetto con pannelli in legno (disponibili a richiesta) a mezza altezza. L’apertura (di serie) dei portelloni posteriori è normalmente di 180 gradi, mentre la versione oggetto della  prova è dotata di quelli (optional) a 270 gradi, davvero molto comodi e funzionali. Il volume di carico raggiunge i 10,8 metri cubi con una lunghezza massima dell’area di carico sino a 3.083 metri.  Il nuovo Opel Movano, infine, è in grado di rimorchiare sino a 2.500 chilogrammi.
 

Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile.
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