venerdì, 26 Aprile 2024
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Veicoli industriali e commerciali: estate in ripresa

Il Centro Studi e Statistiche di UNRAE, l’Associazione delle Case estere, sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha elaborato una stima del mercato dei veicoli industriali con massa totale a terra superiore alle 3,5t che, nei mesi di luglio e agosto, ha fatto registrare una decisa inversione di tendenza rispetto al primo semestre dell’anno, chiuso con una perdita di -34,6% rispetto allo stesso periodo del 2019.

A luglio si è avuta una crescita del mercato del 45% rispetto al luglio del 2019 (2.285 unità immatricolate contro 1.576), trainata dal comparto dei veicoli pesanti – con massa totale a terra uguale o superiore alle 16 t – che, con 1.790 unità immatricolate contro le 1.137 del luglio 2019, ha denunciato una crescita del 57,4%. Analoga situazione ad agosto, che ha visto un aumento del mercato del 31,3% rispetto all’agosto del 2019 (1.285 veicoli immatricolati contro i 979 dell’agosto 2019) con un incremento in linea registrato nei pesanti (988 immatricolazioni contro le 751 dell’agosto 2019, pari al 31,6%).

La situazione sembrerebbe creare uno stato d’animo positivo, ma non si può dimenticare che i primi otto mesi del 2020 chiudono comunque con una perdita consolidata di -23,2% rispetto allo stesso periodo del 2019 (12.777 unità rispetto alle 16.634 dello stesso periodo dello scorso anno).

I mesi estivi riportano il sereno anche sul mercato dei veicoli commerciali, come registrato per i veicoli industriali. Secondo le stime elaborate e diffuse da UNRAE, dopo la ripresa delle attività in giugno, mese che aveva contenuto la flessione al -6,1%, in luglio gli autocarri con ptt fino a 3,5t tornano al segno positivo con un +15,1% e 17.600 unità immatricolate rispetto alle 15.297 dello stesso mese 2019. In agosto l’incremento è del 2,2% a 9.620 immatricolazioni contro 9.411 dello stesso periodo dello scorso anno, quando già si evidenziava una buona dinamicità del mercato.

Dopo il crollo del 36% del primo semestre, nei primi 8 mesi dell’anno la flessione rimane pesante e pari a -26,6% con una perdita di oltre 32.200 veicoli (88.911 unità rispetto alle 121.143 del gennaio-agosto 2019).

“E’ necessario intervenire comunque e concretamente con misure strutturali per dare un sostegno al mercato dei veicoli commerciali e non lasciare che questi piccoli segnali di positività, dovuti anche all’accumulo delle consegne relative ad ordini pre-lockdown, si affievoliscano repentinamente”, afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, nel commentare i dati. “Misure quali incentivi all’acquisto di veicoli nuovi a fronte di rottamazione e l’aumento del credito d’imposta – conclude Crisci – consentirebbero un rinnovo accelerato del nostro parco circolante che, secondo le ultime stime del Centro Studi, a fine giugno contava ancora un 47% di veicoli ante Euro 4 (quindi con più di 15 anni di età), su un totale di quasi 4 milioni di veicoli circolanti”.

É necessario evitare che nei rimanenti quattro mesi dell’anno la tendenza torni ad essere negativa. Questo potrà avvenire soltanto se le misure di sostegno messe in campo dal Governo porteranno presto ossigeno alle imprese di autotrasporto, ma anche alle aziende della distribuzione e assistenza dei veicoli, prima che la carenza di liquidità ne costringa molte a chiudere i battenti.

Valeria Di Rosa
Valeria Di Rosa
Coordinatrice editoriale di Trasportare Oggi in Europa. [email protected]
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