venerdì, 26 Aprile 2024
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UNRAE: il trasporto merci è un settore strategico

La seconda conferenza stampa del 2020 di UNRAE, ancora una volte interamente virtuale a causa del lockdown, ha messo in evidenza come il trasporto merci sia stato protagonista durante l’emergenza e come sia necessario adesso promuoverne il suo ruolo strategico nella ripresa.

I dati del lockdown

L’86% delle merci che son circolate in questi ultimi due mesi è stata trasportata da veicoli industriali, ma il settore ha accusato pienamente la crisi causata dall’interruzione delle attività e dall’emergenza sanitaria. Infatti, se, a causa della crisi del 2008, nell’ultimo decennio si era già registrata una sofferenza del settore con un -33% di unità prodotte (-11,842 unità), la perdita di 135.000 posti di lavoro e la chiusura di circa il 30% delle concessionarie, gli ultimi due mesi hanno registrato dati drammatici: -39,8% per il mese di marzo e -58,4% per il mese di aprile.

Scenari futuri

Una situazione preoccupante che potrebbe evolversi in due possibili scenari: un “best case” in cui il settore riuscirà a contenere le proprie perdite a circa il 30% se la ripresa delle attività sarò garantita tra maggio e giugno e un “worst case” in cui il settore rischierà di registrare perdite per circa il 40% se le attività commerciali dovessero ripartire a settembre.

Tanti i problemi che il settore si porta dietro: un parco circolante datato e poco sostenibile, con un’età media dei veicoli di 13,6 anni su una media europea di 11,5, un sistema burocratico ingessato, un carico fiscale e un costo del carburante elevato.

Questi fattori hanno contribuito a incrementare la crisi del trasporto che è esplosa con l’esplosione dell’emergenza sanitaria e economia in atto: il rischio è che il settore possa registrare 17 miliardi di euro di perdite di fatturato, 320.000 posti di lavoro in meno, una perdita di 149 miliardi di euro di scambi commerciali e 95 milioni di tonnellate di merci trasportate in meno.

Quali interventi?

È necessario, secondo UNRAE, attuare una serie di provvedimenti atti a snellire il carico economico del settore. Dall’aumento di imposta dal 6% al 12% alla riduzione delle tasse alle imprese per 12/24 mesi, dall’attuazione di prestiti a lungo termine senza interessi a maggiori garanzie bancarie per le imprese, dall’istituzione di un fondo per il rinnovo del parco circolante investendo su euro6 e alimentazioni alternative alla proroga sugli ammortamenti, l’istituzione di nuovi incentivi e il pagamento di quelli arretrati. Digitalizzazione e investimenti su infrastrutture e personale qualificato sono altri interventi che permetterebbero al settore di essere protagonista della ripresa economica del Paese.

Il settore dei trasporti ha dimostrato il suo ruolo cruciale non solo per il rifornimento di merci ma per tutta l’economia del nostro Paese, è importante adesso trovare le modalità affinchè questa centralità non venga meno per non rischiare un collasso ancora più devastante.

Valeria Di Rosa
Valeria Di Rosa
Coordinatrice editoriale di Trasportare Oggi in Europa. [email protected]
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