venerdì, 29 Marzo 2024
HomeUltim'oraIl PNRR di trasporto e logistica

Il PNRR di trasporto e logistica

Ieri Mario Draghi ha presentato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, meglio noto come PNRR, che stabilisce come l’Italia investirà i finanziamenti che arriveranno dall’Unione Europea tramite il Recovery Fund.

Tre gli assi strategici sui quali si concentreranno gli investimenti: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale. Al fine di rendere l’Italia “protagonista del Green Deal europeo, secondo gli obiettivi indicati dalla Presidente Ursula Von der Leyen nel suo Discorso sullo Stato dell’Unione.

Lo sviluppo della mobilità sostenibile è uno dei pilatri del PNRR

Per quanto riguarda il settore dei trasporti, in particolare, il PNRR stabilisce come priorità lo sviluppo della mobilità sostenibile, che si poggi da un lato sull’adozione di carburanti alternativi e puliti come l’idrogeno, dall’altro sullo sviluppo di una rete infrastrutturale e intermodale moderna, digitalizzata e sostenibile dal punto di vista ambientale.

Gli investimenti stabiliti dal PNRR permetteranno di raggiungere gli obiettivi del European Green Deal

Il punto di partenza di questi investimenti è lo European Green Deal, il piano europeo di riduzione delle emissioni di CO2 che al 55% entro il 2030 (in confronto al livello del 1990) l’obiettivo intermedio per arrivare alla completa neutralità climatica europea entro il 2050.

Per raggiungere questo obiettivo è necessario che l’Italia persegua

  • una riduzione sostanziale della domanda di energia (soprattutto nel settore residenziale e commerciale e in quello dei trasporti);
  • un ulteriore cambiamento nel mix energetico a favore delle fonti rinnovabili, insieme aduna estesa elettrificazione degli usi finali e alla produzione di idrogeno;
  • un aumento degli assorbimenti della CO2 dalle superfici e dai suoli forestali.

Gli investimenti in cui si concretizzano le azioni necessarie per la Rivoluzione verde e la transizione ecologica sono distribuiti su diverse linee progettuali per un ammontare complessivo di risorse pari a 68,9 miliardi di euro.

Un sistema infrastrutturale moderno è la base sulla quale poggiare la mobilità del futuro

Per quanto riguarda la realizzazione di un sistema infrastrutturale di mobilità moderno, digitalizzato e sostenibile dal punto di vista ambientale, il PNRR stabilisce che le principali azioni da eseguire sono:

  • Introdurre sistemi digitali di monitoraggio da remoto per la sicurezza delle arterie stradali e conseguenti urgenti opere per la messa in sicurezza arterie stradali, ponti e viadotti ammalorati
  • Investire per un sistema portuale competitivo e sostenibile dal punto di vista ambientale per sviluppare i traffici collegati alle grandi linee di comunicazione europee e valorizzare il ruolo dei Porti del Sud Italia nei trasporti infra-mediterranei e per il turismo

Il valore totale degli investimenti per questo settore è di 31,98 miliardi: l’obiettivo è quello di raggiungere una prima tappa di completamento di questa nuova rete infrastrutturale entro il 2026.

Anche l’intermodalità e la logistica integrata trovano spazio all’interno del documento. In particolare il Piano stabilisce la necessità di:

  • Potenziamento della competitività del sistema portuale italiano in una dimensione di sostenibilità e sviluppo delle infrastrutture intermodali sulla base di una pianificazione integrata e realizzazione dei collegamenti di ultimo miglio dei porti
  • Sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico dei porti (Green ports);
  • Digitalizzazione della catena logistica e del traffico aereo;
  • Riduzione delle emissioni connesse all’attività di movimentazione merci.

 

Valeria Di Rosa
Valeria Di Rosa
Coordinatrice editoriale di Trasportare Oggi in Europa. [email protected]
X