venerdì, 26 Aprile 2024
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Progetti per la navigabilità del Po

L’Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po) ha presentato lo scorso 5 ottobre a una delegazione di alte autorità istituzionali i progetti inerenti la realizzazione del canale navigabile tra Milano e Cremona e la regimazione multifunzionale del fiume Po tra Cremona e foce Mincio finalizzata tra l’altro al rendere navigabile il grande fiume per 365 giorni all’anno.

I progetti puntano alla creazione di una grande via d’acqua commerciale e turistica che colleghi l’Adriatico con Milano e col suo sistema di canali, compreso quello dei Navigli. La presentazione è avvenuta nel contesto di un sopralluogo istituzionale itinerante a cui hanno partecipato il ministro per le riforme On. Umberto Bossi, il Viceministro per le infrastrutture e i trasporti Sen. Roberto Castelli, il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, gli Assessori regionali lombardi al territorio, Davide Boni. ai trasporti, Raffaele Cattaneo e alla Formazione, Gianni Rossoni (vicepresidente della Giunta), i Presidenti delle Province di Cremona, Massimiliano Salini, e Lodi, Pietro Foroni, il Direttore dell’Aipo, Luigi Fortunato e numerose altre Autorità.

Presso il Comune di Truccazzano, alle porte di Milano, dove dovrebbe iniziare il nuovo canale e sorgere il centro intermodale – sono state illustrate, alla presenza del Sindaco, le ipotesi di fattibilità del prolungamento del canale già esistente tra Pizzighettone e Cremona. L’intervento, dal costo stimato di 900 milioni circa, consentirebbe il collegamento via acqua tra Milano e il porto fluviale di Cremona: con un basso impatto ambientale vi sarebbero grandi opportunità di sviluppo del traffico commerciale e turistico. La delegazione si è quindi portata ad Acquanegra (Cr) per proseguire via nave alla volta del porto di Cremona. Durante la navigazione sono state illustrate le esigenze di manutenzione e di aumento della quantità d’acqua necessarie per adeguare il canale alle nuove potenzialità di trasporto. Dopo il trasferimento all’attracco di Isola Pescaroli, sulla sponda cremonese del Po nel comune di San Daniele, nuovo imbarco, questa volta navigando direttamente sul Po fino all’attracco di Viadana (Mn). E’ stato così presentato il progetto di regimazione del fiume che prevede fino a cinque sbarramenti, che consentirebbero di riportare la quota del fiume a quella di cinquant’anni fa – dopo anni in cui l’alveo è andato sempre più abbassandosi e scavandosi – di garantire la navigazione per tutto l’anno, di ripristinare lanche e aree umide, di avvalersi di una preziosa riserva d’acqua nei periodi estivi. Inoltre, ogni sbarramento sarebbe dotato di una centrale idroelettrica: grazie alla produzione di energia, l’intera opera, del costo presunto di circa 1,5 miliardi di euro, si autofinanzierebbe nell’arco di circa 15 anni.

Molto positivi i commenti dei Ministri Bossi, del viceministro Castelli, del Presidente Formigoni e degli altri assessori presenti, unanimi nel considerare lo sviluppo del traffico commerciale via acqua una priorità strategica per ridurre il carico di trasporto su gomma e consentire ulteriori opportunità economiche e turistiche al territorio.

Da AIPO

Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile.
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