venerdì, 26 Aprile 2024
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I porti NAPA rinnovano il loro impegno

Si è tenuta ieri a Capodistria (Slovenia) l’Assemblea Generale dei Porti del NAPA (North Adriatic Ports Association)- Venezia, Trieste, Ravenna, Capodistria (Slo), Fiume (Hr).
I 5 porti rinnovano il loro impegno per la crescita lo sviluppo dei traffici. 

Il presidente dell’Autorità Portuale di Venezia Paolo Costa, di ritorno dall’Assemblea Generale del NAPA ha dichiarato: “ A due anni e mezzo dalla nascita di questa associazione possiamo ritenerci particolarmente soddisfatti. Abbiamo oggi concluso il primo giro di presidenze, che come sapete si alternano ogni sei mesi, consegnando nuovamente nelle mani del Presidente del Porto di  Capodistria il timone del NAPA. In questi anni abbiamo raggiunto risultati importanti in primis il riconoscimento da parte dell’UE dei 5 porti come terminale a mare del corridoio Adriatico Baltico e l’inserimento nella lista dei core ports della rete prioritaria delle infrastrutture e dei trasporti. Grazie ad un co-finanziamento europeo sta per partire  il sistema di port community che renderà i sistemi informatici dei 5 porti perfettamente interoperabili. Sul lato traffici, siamo passati da 1 milione di Teu movimentati a oltre 1.8 milioni un risultato che ci consente di continuare verso l’ambizioso obiettivo finale che ci siamo posti: 6 milioni di Teu entro il 2030.
Abbiamo siglato nuovamente l’accordo che delinea scopi e obiettivi della nostra associazione impegnandoci a proseguire sulla strada che stiamo – tutti assieme – seguendo; oggi abbiamo anche deciso di alzare la posta in gioco e proseguire coraggiosamente nella strategia di coopetition (cooperazione e competizione) per raggiungere una integrazione organizzativa sempre più elevata. Per questo chiederemo all’Ue di fare una scelta altrettanto coraggiosa e di estendere le Autostrade del Mare anche ai Paesi extra-UE, potremo così beneficiare di finanziamenti e sostegni per molte nuove rotte lungo l’Adriatico e con la sponda sud del Mediterraneo”.

PORTI DEL NAPA PER LA CRESCITA COMUNE

I porti del nord adriatico sono riuniti nell’associazione NAPA dal novembre 2009, all’associazione appartengono i porti di Venezia, Trieste, Ravenna e Capodistria, ai quali si è aggiunta in un secondo momento Fiume (Croazia). Si è concluso oggi il primo ciclo di presidenze (cambio ogni 6 mesi), ad oggi la presidenza torna a Capodistria.

Tra i principali obiettivi dell’associazione vi è la promozione comune dell’arco alto adriatico sui mercati stranieri in particolare il Far East ma anche un impegno comune per la tutela ambientale, la sicurezza, e lo sviluppo di strategie comuni per l’implementazione della rete infrastrutturale di connessione con i principali corridoi europei.

Uno dei principali obiettivi raggiunti dall’Associazione è il suo riconoscimento a livello europeo e il fatto che oggi i porti del Napa sono considerati quali “core ports” della rete europea di trasporto, ovvero nodi fondamentali per la ricezione e l’inoltro delle merci in Europa e terminali a mare del corridoio Adraitico-Baltico. Grazie a questo importante riconoscimento i porti possono godere dei finanziamenti e partecipare ai bandi europei per la realizzazione delle connessioni ferroviarie con l’hinterland.

Grazie alle comuni azioni commerciali i porti del Napa sono oggi riconosciuti dal Far East come la via di trasporto più breve e più vicina per raggiungere i mercati del Centro e Est Europa. Nell’ultimo anno i porti del Napa hanno movimentato 124 milioni di tonnellate di merce diventando il 4 “porto” Europeo per traffici sostenuti. Gli scali hanno inoltre movimentato 1.8 milioni di TEU, un risultato ancora lontano dall’obiettivo prefissato che di aggira attorno ai 6 milioni di teu entro il 2030 (sulla base del potenziale del mercato servito).

Per assecondare le richieste del mercato dello shipping mondiale i porti del Napa stanno investendo massivamente in infrastrutture al fine di implementare e modernizzare la loro capacità di movimentazione. Tutti stanno progettando ampliamenti dei terminal container o di costruirne di nuovi. L’obiettivo comune resta quindi la crescita del sistema portuale alto adriatico e rafforzare la capacità competitiva soprattutto nei confronti dei porti del Nord Europa, attraendo sempre più linee container dirette attraverso l’Adriatico.

 

Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile.
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