venerdì, 29 Marzo 2024
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Il Trasporto è morto

Se prima lo chiamavamo in estrema sintesi “MIT”, ora come dovremo chiamare il Ministero che regola il nostro comparto? “MIMS”? sembra più il nome di un nuovo cartone animato.
Al di là delle battute, però, il cambio in Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, delinea l’ennesima poca considerazione che le nostre Istituzioni (e forse di conseguenza anche la comunità) ha nei confronti del comparto. Uno schiaffo, anche morale, a coloro che per mesi abbiamo chiamato “eroi”, ovvero i TRASPORTATORI e non i MOBILITANTI!

Contino a giocare con le battute, cercando di sdrammatizzare un problema che, invece, è serio. Serio come la non serietà con la quale il settore è da sempre stato trattato. Sono anni, decenni che ci troviamo in convegni, fiere e workshop a sottolineare come la logistica sia strategica per lo sviluppo di qualsiasi Paese. Ma siamo sempre al punto di partenza. Il Governante di turno ci dà a volte qualche contentino, ma senza posizionare l’Autotrasporto tra le priorità degli interventi.

Ora, è anche vero che noi stessi (operatori dell’informazione specializzata, operatori del settore, associazioni e industria) stiamo battendo da anni sulla necessità di trasformare il trasporto commerciale in un sistema sostenibile. Sì sostenibile, come diciamo sempre, non solo con una accezione ambientale, ma anche economica. E l’economia la fanno le imprese, gli autisti e tutto l’ecosistema che sta intorno al nostro mondo. La fanno gli autotrasportatori. Coloro che hanno bisogno di supporto per supportarci.
Il nuovo Governo è nato con un forte DNA ecologista (nel senso buono e puro del termine) ed è giusto che dia segnali forti in tal senso, come l’aver creato un apposito Ministero. Ma se per fare questo dà un segnale contrastante cancellando dal Ministero di riferimento persino la parola TRASPORTI, allora c’è qualcosa che non va.

Non credo vi sia il bisogno di ricordare al Neo Ministro, così come a chiunque, l’importanza del trasporto e della logistica per il paese e l’apporto fondamentale reso all’economia – dice Alessandro Peron, Segretario FIAP che sulla decisione del cambiamento di denominazione del dicastero ha esternato agli Organo Direttivi della Federazione, alle Imprese associate e ad alcuni colleghi, una evidente perplessità.

L’auspicio è, ovviamente, che ci sbagliamo. Che si vada al di là del nome e che il forte segnale di discontinuità col passato si veda nei contenuti. Chissà, magari una volta tanto riusciamo a fare così tanto clamore da portare il Ministro Giovannini ad un ripensamento. Magari Ministero delle Infrastrutture e del Trasporto Sostenibile potrebbe essere un buon compromesso?

Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile.
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