martedì, 16 Aprile 2024
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Sinergie costruttive

La fotografia di rito è un po’ sempre quella: la consegna di una chiave e una vigorosa stretta di mano davanti a nuovissimi veicoli appena giunti sul piazzale dell’azienda acquirente. Eppure ogni volta è una storia diversa, perché fatta di realtà imprenditoriali, di persone, e di incontri – fra costruttore e cliente – ogni volta diversi.

L’immagine che immortala l’attesa consegna, tra sorrisi e volti soddisfatti, segna un confine tra un punto di arrivo e uno di partenza. L’arrivo è quello di un percorso fatto di lunghe riflessioni, di prove attente e severe, di scelte difficili e ponderate, sfociate in un investimento decisivo per la competitività e la produttività dell’azienda. La partenza è quella di un nuovo percorso che l’azienda si aspetta di compiere insieme al marchio cui ha deciso di affidarsi. Per lavorare insieme. E per crescere insieme. Questa, è la storia di un incontro fra due imprese che condividono questa filosofia.

Ad iniziare “a braccetto” questo nuovo percorso la Autotrasporti F.lli Molteni di Giussano, nell’operosa Brianza, specializzata dal 1981 nel trasporto di cemento sfuso in tutta la Lombardia (sconfinando anche in Piemonte ed Emilia-Romagna), e Scania, che a fine febbraio, per mano dell’amministratore delegato della sua filiale italiana, Franco Fenoglio, ha consegnato all’azienda due nuovi veicoli della serie R, entrambi Euro 5: un R 480, nella livrea bianca che lo accomuna ai veicoli del parco (monomarca) già esistente e costituito da una trentina di mezzi di proprietà, e un R 560 Streamline color champagne (“che realizza il sogno di un ragazzo…”), arrivati la mattina stessa della consegna direttamente dalla Concessionaria Scania di Milano.

Una consegna che ha celebrato l’inizio di una nuova, promettente collaborazione: il Grifone ha infatti fatto il suo ingresso per la prima volta nella flotta dei fratelli Molteni, Carlo e Ferdinando, che gestiscono l’azienda, fondata e gestita dal padre negli anni 50 (con un magazzino edile ed un autocarro), con l’aiuto della terza generazione – i due figli di Ferdinando: Luca, che si occupa della logistica, e Marco la cui passione per i camion ne ha segnato il destino professionale come autista – coadiuvati da 28 driver e, nel lavoro d’ufficio, da un team di sei efficientissimi dipendenti.

Dopo i brindisi e le strette di mano, la giornata di festa deve lasciare dunque il posto alla quotidianità lavorativa dell’azienda e all’inizio di un nuovo percorso. Questo è il momento del confronto, dei paragoni, della conoscenza reciproca fra cliente e costruttore, di una collaborazione che deve perdurare nel tempo, segno della bontà della scelta compiuta. Ora si deve prendere confidenza con le nuove macchine (grazie anche all’aiuto di un esperto driver di Scania, che insegnerà a sfruttarne tutte le potenzialità), si devono “tarare” gli ultimi dettagli sulla specifica mission del cliente e sugli obiettivi che, insieme, ci si è proposti di raggiungere, come quello “della massima efficienza dei veicoli per garantire all’impresa più competitività sul mercato”, come ha affermato Fenoglio in questa occasione, formulando la sua promessa di fronte al cliente. E proprio la mattina della consegna si sono iniziate a gettare le basi per i progetti che verranno, come per esempio quello inerente la proposta di un mese di prova dello Scania Fleet Management per il controllo dei veicoli, già predisposti per questo sistema.

La Autotrasporti F.lli Molteni, che collabora con i più grandi produttori di cemento ed è coinvolta, con i suoi servizi, nella realizzazione di grandi opere pubbliche come Brebemi, ben rappresenta la realtà di quelle piccole-medie aziende italiane che, nonostante le tipiche difficoltà del settore e gli inevitabili scontri con un sistema burocratico farraginoso, sono capaci di tradurre con grande pragmaticità e tenacia i loro orizzonti di crescita in progetti concreti. Ma, soprattutto, di distinguersi per l’impegno e la cura che accompagnano i loro servizi, investendo ogni giorno sulla qualità del lavoro; sul rispetto delle regole; sulla professionalità degli autisti, che in questa azienda seguono costantemente corsi di formazione; sulla sicurezza, tema particolarmente caro ai due titolari, come si evince dalla pubblicazione di un vademecum per uso interno dal titolo “Trasportare in sicurezza” (e che si trova rigorosamente a bordo di ogni veicolo) contenente una serie di linee guida e norme di comportamento che tutti gli autisti sono tenuti a seguire, e divenuto anche oggetto di una tesi di laurea all’Università Bocconi; ed infine, non certo per importanza, sul parco mezzi, che ha poco più di cinque anni di vita ed è tenuto sempre sotto controllo, sia dal punto di vista della manutenzione (di cui si occupa lo stesso Ferdinando nell’officina attigua agli uffici), sia dei consumi, monitorati giornalmente.

Perché non si tratta solamente di offrire un servizio di trasporto dal “punto A al punto B”. Si tratta di saper offrire (e saper riconoscere, nel caso della committenza) l’eccellenza, riconoscibile da parametri oggettivi, indicatori del reale livello di competenza e professionalità dell’impresa. Di questo è convinto Carlo Molteni che guarda con estremo interesse all’adozione dei KPI aziendali (key performance indicators), chiedendone egli stesso l’introduzione nel contratto che la Autotrasporti Molteni ha recentemente rinnovato con Holcim, tra i leader mondiali nel settore della produzione di cemento.

Una professionalità, e una competenza che si riflettono anche nella scelta del veicolo da acquistare, perché su questo non si deve e non si può assolutamente sbagliare. “Dopo avere valutato l’ampia offerta dei principali produttori, abbiamo ritenuto Scania il marchio più confacente alle nostre necessità e desideri, sia per la lunga e indiscutibile tradizione di affidabilità e qualità legata a questo marchio, sia per il particolare approccio della Casa alle aziende come la nostra. Da oggi inizia il confronto con i nuovi veicoli e con un nuovo partner, che per noi rappresenta un motivo di crescita e l’opportunità di intraprendere un percorso di conoscenza che porti ad un miglioramento reciproco fra chi produce veicoli e chi li utilizza”, ha affermato Carlo Molteni.

C’è un altro punto su cui i fratelli Molteni si sono ben trovati con lo “spirito” Scania: riguarda il concetto di veicolo, che non si limita unicamente al suo valore iniziale, e quindi al suo costo di acquisto (per quanto importante, soprattutto di questi tempi), ma si allarga ad un concetto di più ampio respiro, che guarda al medio-lungo termine, e che considera i consumi, l’affidabilità (e quindi la disponibilità e la massima operatività dei veicoli), il suo valore nel tempo. Ma, soprattutto, la certezza di avere il Costruttore al proprio fianco, per studiare insieme a lui il mezzo più adatto alle proprie esigenze, ottimizzandolo sulla base delle specificità della sua mission, per accompagnarlo poi con i suoi servizi, senza mai abbandonarlo. Intraprendendo insomma con l’azienda un percorso comune, lastricato di progetti e sinergie costruttive per entrambi.

 

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