giovedì, 28 Marzo 2024
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Un motore tutto nuovo per MAN

Che MAN creda fermamente nel Diesel anche per i prossimi anni è un dato consolidato. Al di là degli allarmismi di certa stampa generalista e (spesso) poco competente, il Diesel resta la motorizzazione al momento più efficiente e, con l’avvento dell’Euro 6d, anche a bassissimo impatto ambientale. Non sorprende quindi che il costruttore tedesco, senza trascurare lo sviluppo di trazioni soprattutto elettriche, abbia previsto una rivisitazione complessiva di tutta la sua offerta di motorizzazione Diesel. Su tutte spicca l’inedito D15, sei cilindri in linea di 9 litri, che si appresta a prendere il posto del D20 con una serie di importanti innovazioni. Ed è proprio il D15 che siamo andati a provare a Monaco di Baviera su tre allestimenti MAN TGS.

 

Tutto nuovo il D15

Il nuovo motore è destinato alle gamme TGX e TGS oltre che ai bus ed ha una cilindrata di 9 litri (9.037 cc per la precisione) e una gamma di tre potenze: 330 cv, 360 cv e 400 cv con una coppia massima compresa tra 1.600 Nm e 1.800 Nm. Caratteristica saliente del nuovo D15 è la struttura compatta e semplificata, quindi anche molto leggera, ben 230 kg in meno del predecessore D20, con tutte le positive ricadute in termini di portata utile. Con il D15, MAN punta sul post-trattamento dei gas di scarico grazie alla perfezionata tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction) in combinazione con il filtro a rigenerazione continua MAN CRT (Continously Regenerating Trap). Grazie a questa soluzione, le emissioni di NOX (gli ossidi di azoto) sono prossime allo zero. La sovralimentazione è garantita da una singola turbina monostadio, tranne nella versione da 400 cv dove la turbina è a geometria variabile. Il nuovo D15 è stato dotato del freno motore a potenza regolabile fino a 350 kW Turbo-EVBec: grazie a una valvola di regolazione elettronica a posizionamento pneumatico, che si trova davanti al turbocompressore, in frenata si crea così una contropressione maggiore. Inoltre, sono previste di serie due prese di forza installate sul lato motore e l’installazione di alternatori da 400/500 V con raffreddamento ad acqua dotati di trasmissione a cinghia, quindi senza manutenzione, per i gruppi refrigeranti con potenza fino a 30 kW.

 

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Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile
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