giovedì, 18 Aprile 2024
HomeVeicoliIncentivi GPL e metano: funzioni importanti

Incentivi GPL e metano: funzioni importanti

Il Presidente Alessandro Tramontano: “Concordo con Filippo Pavan Bernacchi, gli incentivi devono essere strutturali e pluriennali”.

“Concordo pienamente con il Presidente di Federauto sulla necessità che gli incentivi ai veicoli ecologici debbano essere strutturali e pluriennali per raggiungere obiettivi duraturi e significativi. Voglio aggiungere che soprattutto in  un momento di grave crisi e di quotidiana difficoltà per molti italiani, il provvedimento di incentivazione aiuta con un buon risparmio economico, grazie ai prezzi convenienti di GPL e metano,  chi è in possesso di un’auto con qualche anno di vita e potenzialmente in difficoltà nell’acquisto di una nuova. Peccato che i fondi disponibili siano davvero esigui.
Lo ha dichiarato Alessandro Tramontano, Presidente del Consorzio Ecogas, a commento delle critiche avanzate da Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, Federazione Italiana Concessionari Auto, causate dall’annuncio dell’avvio, il 1° marzo, di un’iniziativa di incentivazione per la trasformazione a gas di autoveicoli e mezzi commerciali leggeri Euro 2 ed Euro 3.
“Purtroppo – prosegue Tramontano – e sottolineo purtroppo, non si tratta di un nuovo stanziamento ma di un residuo di un finanziamento del Ministero dell’Ambiente che risale al 2005, che si è reso disponibile grazie ad una gestione trasparente, attenta e meticolosa, permettendo di rimettere a disposizione dei cittadini circa 2 milioni di euro che produrranno ecologia e risparmio.”
Il Consorzio Ecogas precisa inoltre che l’intervento, pur esiguo, di incentivazione, denominato ICBI, Iniziativa Carburanti a Basso Impatto, rappresenta lavoro per un settore allo stremo. Inoltre, il maggior giro d’affari generato in pratica azzera l’esborso dello Stato, grazie alle maggiori entrare in termini di Iva e imposte.
“Incentivi a saldo zero per l’erario e nuovo lavoro per il Paese – conclude Tramontano – sono le ragioni che in questo momento ci spingono a continuare a chiedere il rifinanziamento non solo degli incentivi ICBI, di grande spessore in quanto la formula della Convenzione fra Comuni ha dato vita ad un forum permanente di confronto sulla mobilità degli oltre 600 comuni italiani che aderiscono, ma anche degli MSE, di competenza del Ministero dello Sviluppo Economico: rivolti agli autoveicoli di tutte le categorie Euro, in tutta Italia, sono terminati già la scorsa primavera.”
Il contributo statale per le auto a gas – siano esse proposte dalla casa o trasformate successivamente – agevola il cittadino nel passare da un carburante tradizionale ad uno alternativo a più basso costo di esercizio. Si tratta quindi di un intervento non solo di grande valenza sociale e ambientale, ma anche industriale: la quasi totalità degli impianti di alimentazione a gas (compresi quelli utilizzati dall’industria automobilistica) è prodotta da aziende italiane. Queste piccole e medie aziende sono leader mondiali della tecnologia e il rafforzamento della domanda interna ha permesso loro di essere ancora più competitive nei mercati stranieri, soprattutto in quelli emergenti.

Gli incentivi ICBI – Il 1° marzo sono partite le prenotazioni (fino ad esaurimento fondi) per due interventi di incentivazione destinati alla trasformazione a GPL e metano di  mezzi Euro 2 e Euro 3 immatricolati dopo il 01/01/1997.
• Trasformazione a GPL e metano di autoveicoli appartenenti a persone fisiche o giuridiche residenti/con sede legale o operativa nei  Comuni, oltre 600, che hanno aderito all’iniziativa riunendosi in Convenzione. Gli importi dei contributi ammontano a  500 euro per il GPL e 650 per il metano, di cui 150 a carico delle officine di installazione. Il fondo disponibile, grazie ad un residuo dell’ultimo rifinanziamento, ammonta a € 1.785.309,26 e consentirà di effettuare circa 4.500 trasformazioni a gas incentivate.
• Trasformazioni a GPL e metano di veicoli commerciali leggeri inferiori a 3,5t, fondo disponibile 300.000 euro. L’importo delle agevolazioni è di € 750 per le trasformazioni a GPL e di € 1.000 per quelle a metano. Aventi diritto, le persone giuridiche con sede legale o operativa in un Comune aderente alla Convenzione ICBI. Il veicolo può essere di proprietà oppure oggetto di contratto di leasing. Possono beneficiare degli incentivi i seguenti veicoli commerciali leggeri, utilizzati per l’esercizio di attività di trasporto in conto proprio: vetture M1/veicoli commerciali N1 destinati al servizio di noleggio (con o senza autista); vetture M1/veicoli commerciali N1 destinati alle attività commerciali ed artigianali; veicoli commerciali N1 per il trasporto merci urbano.
La procedura: l’automobilista si rivolge ad un’officina che abbia aderito all’iniziativa, la quale prenota la trasformazione a GPL o a metano incentivata sul sito
www.ecogas.it dopo avere verificato la disponibilità dei fondi. Viene assegnato un codice di prenotazione (che garantisce l’accantonamento del fondo) e l’officina comunica al beneficiario quando potrà installare sul suo veicolo l’impianto a gas.
Il contributo,  accantonato in ordine cronologico di ricevimento della domanda di prenotazione, viene detratto ed evidenziato in fattura sotto forma di sconto sul prezzo della trasformazione dall’officina di installazione, la quale si impegna a non superare il listino prezzi massimi nazionale, concordato dalle Associazioni e accettato a livello governativo.
Sul sito del Consorzio Ecogas –
www.ecogas.it (Incentivi/Incentivo ICBI 2012) – che contribuisce alla gestione operativa della campagna di incentivazione, sono consultabili tute le informazione, gli elenchi dei Comuni e  quello delle officine di installazione che hanno aderito, presso le quali ci si può rivolgere per effettuare la conversione a gas usufruendo dell’incentivo statale. A disposizione per informazioni anche il sito dell’Ufficio ICBI: http://icbi.comune.parma.it).

Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile.
X