venerdì, 29 Marzo 2024
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Ducato: 30 anni e non sentirli

Il mercato professionale del trasporto commerciale diventa sempre più esigente. Desidera più prestazioni, ma allo stesso tempo l'inesorabile lievitazione del costo dei carburanti impone una severa contrazione dei consumi. La squadra di Fiat Professional ha coniugato perfettamente queste due richieste, a prima vista incompatibili tra loro, con il lancio di quattro nuove motorizzazioni “Multijet” Euro 5 davvero interessanti,  sia sotto il punto di vista prestazionale, sia per i contenuti tecnici innovativi. Ad oggi sono cinque le generazioni del veicolo commerciale dalla sagoma inconfondibile che hanno coperto trent'anni di innovazioni tecniche e continui miglioramenti sotto ogni punto di vista. Il successo del Ducato si misura negli oltre 2,2 milioni di veicoli venduti nel mondo dal 1981 ad oggi, oltre alla quota di mercato europeo attualmente detenuta (17,6%), come ha orgogliosamente affermato l'AD Lorenzo Sistino durante l'adrenalinico lancio ufficiale avvenuto al circuito di Balocco (TO). Oltre ai nuovi propulsori, i clienti affezionati gradiranno sicuramente il restyling interno della plancia, mentre rimangono pressoché inalterate le linee della carrozzeria con eccezione della presenza delle Day Light Running, in altre parole, le luci diurne sempre accese di giorno per ottemperare all’attuale normativa di legge.

I contenuti tecnici
Prestazioni e sicurezza sono stati ulteriormente incrementati ad iniziare dal nuovo sistema Traction Plus, un differenziale autobloccante che interviene (sino alla velocità di 30 Km/h) per aumentare la capacità del veicolo nel muoversi agevolmente su terreni con scarsa aderenza. Per il resto tutta la gamma del Ducato è equipaggiata con freni a disco su tutte le ruote (di serie), oltre ad ABS, ESP che include ASR, Hill Holder (aiuto nelle partenze in salita) e soprattutto con il LAC (Load Adaptive Control) sistema che, in base al carico, adatta la risposta del veicolo. Ma veniamo ora alle quattro nuove inedite e “piccanti” motorizzazioni Multijet II (di seconda generazione) tutte Euro 5. Iniziando con il 115 CV 1.956 cc, coppia di 280 Nm (a 1.500 giri/min) per passare al 130 CV, 2,3 litri 320 Nm (a 1.800 giri/min). Si sale ulteriormente di potenza con il 148 CV, 350 Nm di coppia (a 1.500 giri/min) ed infine chiude “la carrellata” il brillante e prestazionale 177 CV, ovvero un tre litri con 400 Nm (a 1.400 giri/min), ovvero il 4 cilindri diesel più potente della categoria. Queste due ultime motorizzazioni sono equipaggiate con turbina a geometria variabile (VGT).
Le diverse versioni si declinano in modelli con cambio manuale a 5 o 6 marce, oppure con quello automatico disponibile sul propulsore più potente. Alle brillanti prestazioni viene affiancata una funzionalità “ecologica” che interviene spegnendo letteralmente il motore durante le soste al semaforo (Start&Stop), mentre il GSI (Gear Shift Indicator) indica, appunto, al guidatore disattento quando sia il giusto momento per modificare il rapporto. Interessante, a questo punto, sottolineare come queste performance siano state raggiunte grazie a studi approfonditi sul sistema ad iniezioni multiple che consente prestazioni e consumi contenuti. Oggi, infatti, il motore Multijet di seconda generazione, grazie a nuovi iniettori, durante le fasi di alimentazione immette il gasolio micronizzato a 1.800 Bar attraverso ben otto distinte fasi. Il risultato finale è un consumo e una rumorosità contenuti (dal -9% al 14%), con più potenza a disposizione (da +10 a +28 CV, secondo la cilindrata) ed emissioni di CO2 da record (a partire da 6,4 l/100 km e 169 g/km). L'efficienza delle nuove motorizzazioni, rispetto alle “vecchie” Euro 4, consente un risparmio di carburante (e di CO2) da un minimo del 9% con il 3.0 177 CV Multijet, sino al 14% conseguito dal propulsore due litri da 115 cavalli. 

Gli interni
Sono tre i nuovi livelli di allestimento della gamma Ducato con la consolle centrale che è stata completamente ridisegnata: Base, Techno ed Elegance con materiali e plastiche resistenti al duro lavoro che dovranno sopportare e sistemi di intrattenimento e di infomobilità, come la predisposizione al Tom Tom di Fiat Professional. Il Blue&Me Nav è di serie, mentre la presa MyPort, in collaborazione con Microsoft, grazie ad un particolare software (ecoDrive), consente di analizzare lo stile di guida e suggerisce comportamenti più attenti verso il contenimento dei consumi. La flessibilità estrema della gamma Ducato si conferma assai articolata e diversificata: considerando, infatti, gli abbinamenti scocca/motore/meccanica, si possono raggiungere circa 2.000 varianti articolate su versioni trasporto merci, veicoli trasporto persone e basi per le trasformazioni e gli allestimenti. La gamma furgoni, inoltre, offre ben otto differenti volumetrie, da 8 a 17 m3.
Il nuovo Ducato nasce, insomma, dalle indicazioni e dalle esigenze del cliente professionale che potrà scegliere, quindi, in base alle proprie personali necessità, il modello, la motorizzazione, l'allestimento a lui più consono con la certezza di avere un veicolo che consuma mediamente circa il 15% in meno, a parità di cilindrata e intervalli di manutenzione maggiormente “dilatati” (sino a 48.000 chilometri).

Il test drive
Abbiamo avuto la possibilità di testare l'intera gamma del nuovo Ducato dal “piccolo” e parco 115 cavalli, sino al più performante 177 cavalli sullo storico circuito di test di Balocco (TO). Circuito che si presta perfettamente per provare ogni tipologia di veicolo. Alla guida il nuovo veicolo commerciale (sotto carico) sfoggia doti di stabilità unite ad un'abitabilità perfette. Il livello di allestimento più consono ai nostri gusti (ma i gusti sono soggettivi), ovvero il Techno, unisce essenzialità che può risultare davvero azzeccata nell'utilizzo professionale giornaliero del mezzo. Entusiasmante, inoltre, il propulsore da 177 cavalli che risulta “su misura” per chiunque debba trasportare merci nel traffico cittadino e debba “sgattaiolare” velocemente per raggiungere gli obiettivi giornalieri di consegne rapide e veloci. Comfort, visibilità e comandi a portata di mano permettono una guida rilassata e, spingendo quasi al limite il veicolo, si conserva in ogni caso una grande padronanza del mezzo, grazie all'intervento “discreto” del sistema elettronico di stabilità.  
 

Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile.
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