mercoledì, 24 Aprile 2024
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Prima giornata di fermo

E’ iniziato oggi il primo dei cinque giorni di sciopero indetto da Trasportounito, in attesa dell’incontro di domani fra governo e sindacati dell’autotrasporto per discutere delle norme del settore, incontro che potrebbe portare alla revoca del fermo. “Siamo disponibili alla revoca a fronte di almeno due risultati: il riconoscimento del costo del trasporto e la certezza sul pagamento”, come  ha detto il presidente dell’associazione Franco Pensiero.
Una manifestazione che “si sta svolgendo ovunque in modo corretto e pacifico, senza blocchi stradali. Moltissimi imprenditori del settore hanno infatti lasciato i mezzi parcheggiati in deposito”, ha dichiarato Trasportounito, dichiarando eccessive le pressioni sugli autotrasportatori in sciopero messe in atto in alcuni casi dalle forze di polizia.
Per Conftrasporto si tratta di una adesione “scarsa e sporadica”, che sta comunque preoccupando i principali porti (soprattutto Genova e La Spezia) e interporti, punti nevralgici per lo smistamento delle merci, dove si sono verificati alcuni disagi.
Grande preoccupazione è stata espressa anche da Federagenti  (Federazione Nazionale degli Agenti Raccomandatari Marittimi e Mediatori Marittimi) e Fedespedi (Federazione Nazionale delle Imprese di Spedizioni Internazionali) che, pur comprendendo le difficoltà dell’autotrasporto, ritengono che le attuali condizioni economiche del Paese non giustifichino una protesta che creerà numerosi disagi ad altre categorie economiche in un momento dove, invece, sarebbero necessarie  soluzioni diverse e non certo un clima di forte contrapposizione. Entrambe le federazioni auspicano pertanto che il Governo trovi le giuste soluzioni affinché la protesta possa rientrare nella consapevolezza comune che oggi nessun comparto produttivo può permettersi momenti di conflittualità con ricadute economiche importanti.

 

Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile.
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