venerdì, 29 Marzo 2024
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Porto di Venezia: primo porto container dell’Adriatico

Un anno da record per lo scalo lagunare che nel 2015 ritorna sopra i 25 milioni di tonnellate di traffico. Il bisogno di export delle imprese italiane, la centralità geografica di Venezia rispetto alle rotte mondiali (lato mare) ed europee (lato terra), il completamento della riconversione “verde” del comparto petrolifero e di nuove iniziative industriali a Marghera, e gli oltre 500milioni di euro di investimenti anticiclici negli ultimi 8 anni che hanno consentito, tra l’altro, l’avvio di un traffico regolare lungo i canali di navigazione interna fino a Mantova e la messa in esercizio del nuovo terminale per le autostrade del mare di Fusina: sono queste le leve che hanno consentito la crescita dello scalo lagunare negli ultimi anni.
Significativo il balzo nel traffico container che raggiunge il record si sempre di 554mila TEU (unità di misura dei container) movimentati che lo ha portato al primo posto tra i porti italiani dell’Adriatico. Una crescita del 21% rispetto al 2014, ma che è ancora più significativa se rapportata al 2008 (anno di inizio della crisi) quando a Venezia si movimentavano poco più di 370mila container all’anno. Da notare in più nel settore il riavvio del traffico container per via fluviale con servizi settimanali di linea con il porto di Mantova (+14.5% a dicembre 2015 sullo stesso mese 2014 per un totale di 60mila container movimentati via fiume nel 2015).
Segnali positivi per tutti i comparti portuali: +8% il settore commerciale, +3.5% l’industriale e +40% il settore petrolifero; complessivamente sono passate per Venezia 25milioni di tonnellate di merci (+15% rispetto al 2014).
Nel dettaglio crescono le rinfuse liquide (+30%) che hanno visto la trasformazione del porto petrolifero a servizio delle raffinerie oggi scomparse, in un centro di eccellenza per la trasformazione e la logistica di carburanti green; e crescono le rinfuse solide (+4.7%) in particolare carbone e fertilizzanti e le merci varie in colli (+11%).
Buoni risultati, a partire dagli ultimi 4 mesi dell’anno, per il settore traghetti (ro-ro) grazie alle linee con la Grecia e alla creazione del servizio totalmente intermodale tra Patrasso – Venezia e Francoforte con una modalità mista nave+treno; il nuovo terminal di Fusina fa segnare +27% (in tonnellate) rispetto al precedente quadrimestre.
Unici segni negativi rispetto alla stagione 2014 sono legati al settore passeggeri (1.7milioni -11%, di cui 1.5milioni sono i crocieristi -10%) a seguito delle note limitazioni al traffico disposte in attesa dell’individuazione di una via alternativa per ovviare il passaggio davanti S.Marco; e al settore delle rinfuse agroalimentari dato legato ai buoni andamenti dei raccolti in Francia e in Europa centrale che hanno richiesto minori forniture in import.

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