venerdì, 19 Aprile 2024
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Orario lavoro conducenti: Anita chiede parità

Parità di regole e condizioni sull’orario di lavoro per tutti i conducenti di mezzi pesanti, uniformità dei controlli e tutela dei lavoratori. È quanto chiede ANITA nel dibattito attualmente in corso al Parlamento europeo sull'esclusione dei trasportatori autonomi dalla normativa europea che limita a 48 il tetto massimo di ore settimanali di lavoro, applicato agli autisti dipendenti.

La discussone sull’orario di lavoro degli autonomi, iniziata ieri in Commissione Occupazione e Affari sociali con la presentazione di due emendamenti di compromesso, probabilmente si concluderà il prossimo 28 aprile, e vede il Parlamento europeo spaccato in due.

ANITA e CONFINDUSTRIA hanno assunto una posizione comune sulla questione, seguendo direttamente il dibattito a Bruxelles con alcune proposte di modifica della Direttiva 2002/15. Tutti gli autotrasportatori, inclusi quelli autonomi (i cosiddetti padroncini) devono rientrare nel campo di applicazione della direttiva, rispettando uguali regole e limiti sull’orario di lavoro.

L’esclusione dei lavoratori autonomi, oltre ad essere un fattore di pericolo per la sicurezza stradale, porterebbe le imprese ad un maggiore utilizzo di quest’ultimi rispetto ai lavoratori dipendenti provocando distorsione del mercato e concorrenza sleale, con l’effetto controproducente di polverizzare e atomizzare le imprese di trasporto.

Da ANITA

Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile.
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