giovedì, 25 Aprile 2024
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I Tir protestano a Genova

Una colonna di   30 Tir (limite massimo autorizzato dalla Questura) attraverserà domani mattina, sabato 12 aprile, il centro di Genova, per marcare una ferma condanna dell’inerzia delle istituzioni genovesi, incapaci in vent’anni anche solo di affrontare il problema degli automezzi che ogni giorno caricano e scaricano merce nel porto. I  Tir si ritroveranno nell’area antistante il parcheggio di Genova Campi  e, partendo alle ore 9.00 raggiungeranno, a passo di lumaca, la Prefettura (Corso Perone, Sampierdarena, Lungomare Canepa, via Gramsci, C.so Saffi ).
La colonna degli autotreni , organizzata da Trasportounito che guiderà l’intera manifestazione di protesta, si fermerà nel centro cittadino lungo via XX Settembre. Solo un trattore stradale e una delegazione di trasportatori salirà da via Roma per raggiungere la destinazione verso le ore 12.30.
Nell’area antistante la Prefettura, Trasportounito esporrà alcuni dei documenti e foto che compongono il dossier di denuncia di tutte le promesse di Autoparco, progetti e intese Istituzionali disattese negli ultimi 10 anni.  
All’Autorità di governo sarà consegnato un dossier di denuncia sullo stato di totale insicurezza in cui versa l’attività di autotrasporto a Genova con pesanti e pericolosissime ricadute per i cittadini; intenzione di Trasportounito è quella di accendere i riflettori  (visto che l’autoparco è da vent’anni condannato a rimanere un progetto) in particolare sull’unico parcheggio pubblico esistente: Il parcheggio di Campi (250 stalli) manca di luce , il terreno sprofonda in voragini al passaggio dei camion e quando piove si trasforma in una palude pericolosa anche per l’incolumità degli autisti: il tutto a costi per stallo di 200 euro al mese che sono vergognosamente il doppio rispetto a quanto pagato nelle altre città.  Finporto, società in house della Port Autorithy, sostiene di non avere le risorse per sistemarlo. Le aziende sono sul piede di guerra e oltre alla manifestazione di protesta pubblica minacciano azioni legali per far valere il rispetto delle norme di sicurezza a garanzia dei lavoratori.
Altro quesito inquietante che verrà posto al Prefetto: esiste un’area dedicata alla sosta in sicurezza dei veicoli che trasportano merce pericolosa? Nessuna. E i cittadini di Genova devono saperlo: le amministrazioni pubbliche costringono  i veicoli a sostare in città, mettendo a repentaglio la sicurezza e l’incolumità di chi non lontano da questi parcheggi improvvisati vive con la sua famiglia.
 “Ma è al Sindaco e al  Presidente del Porto che ci rivolgiamo – afferma Giuseppe Tagnochetti, coordinatore Ligure di Trasportounito-  A loro chiediamo una volta per tutte di decidere di investire in aree di sosta sicure e in una  viabilità dedicata ai mezzi pesanti; ciò migliorerebbe la vivibilità dei quartieri, e consentirebbe al tempo stesso di  potenziare i traffici del porto attraverso incrementi nella produttività e negli standard di efficienza. A beneficiarne sarebbero in egual misura i cittadini e l’intera comunità economica e sociale della città”.

Da Trasporto Unito

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