venerdì, 29 Marzo 2024
HomeFurti TIR: ne spariscono 2275 all'anno

Furti TIR: ne spariscono 2275 all’anno

LA RICERCA – Secondo gli ultimi dati disponibili del Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza/Interforze, relativi al 2015, si registrano in Italia 2.275 furti di TIR l’anno (oltre 189 al mese, più di 6 al giorno). Statistica in netto peggioramento se pensiamo che nel 2014 i mezzi pesanti sottratti al legittimo proprietario erano stati poco più di 2mila. La Sicilia è la regione più a rischio d’Italia con i suoi 358 furti consumati, segue la Lombardia con 309 e la Campania con 279. Appena giù dal podio troviamo la Puglia con 258 furti e il Lazio (245).

I RITROVAMENTI – Sul fronte dei recuperi invece, in Italia vengono restituiti al legittimo proprietario 1.269 TIR, il 56% di quelli rubati. Su questo fronte la Liguria è la Regione più virtuosa d’Italia con il suo 100% dei mezzi pesanti recuperati (27 furti, 27 ritrovamenti). Segue il Piemonte con il 91% (117 furti, 91 ritrovamenti) e ad ex aequo la Lombardia e il Veneto con l’81% dei TIR ritrovati.

Il problema, dicono le statistiche, è che troppo spesso viene ritrovato il mezzo privo però della merce che trasportava. TAPA, l’associazione internazionale per la protezione delle merci destinate al trasporto, di cui il Gruppo Viasat è membro, ha censito un numero in crescita di eventi criminali, gran parte dei quali avvenuti in Europa soprattutto nei confronti di carichi ad alto valore, come dimostra il fatto che la perdita media per ciascun furto è di oltre 235mila euro, contro i 58mila euro rilevati nel 2008. I soli dieci furti di maggior valore sono costati ben 55 milioni di euro.

COME CONTRASTARE IL FENOMENO – Quello dei furti dei TIR e delle marce che trasporta è quindi un fenomeno globale e particolarmente allarmante, che si può combattere solo attraverso la collaborazione delle singole polizie attive negli stati dell’Unione e un maggiore utilizzo da parte delle aziende delle più moderne tecnologie. Non si tratta solo di asportazioni a veicoli fermi nelle aree di sosta, ma anche abbordaggi ai camion in movimento, con tecniche da veri acrobati. Altri fenomeni riguardano finti poliziotti che fermano i camion e veri e propri assalti armati, con sequestro di autisti. In particolare, le azioni violente sono aumentate del 48%.

Un recente studio ha confrontato i dati medi nazionali, con quelli relativi ai veicoli pesanti dotati di sistema satellitare Viasat, facendo emergere l’efficacia di quest’ultimi, sia in termini di riduzione frequenza furto che in termini di ritrovamenti del mezzo (+30%). Ma l’utilizzo di questi dispostivi, grazie alla possibilità di geolocalizzare il mezzo sempre e ovunque, consente anche di acquisire informazioni sulla missione permettendo alle aziende di ottenere risultati importanti in efficienza logistica, nell’abbattimento dei costi operativi e nel miglioramento dei livelli di servizio. “Nessun investimento conosciuto – commenta Domenico Petrone, Presidente di VIASAT GROUP – ha un ritorno così elevato e così alte ricadute sistemiche. Si stima che, se tutti i mezzi commerciali utilizzassero la telematica per ottimizzare la propria attività, il vantaggio complessivo sarebbe di 40 miliardi di euro, pari a 2,5 punti di PIL. Questi dati dovrebbero spingere il legislatore a iniziative più coraggiose e innovative, fino a rendere obbligatorio per tutti i soggetti nazionali l’utilizzo dei sistemi satellitari di gestione delle flotte”.

Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile
X