venerdì, 29 Marzo 2024
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Fronte comune?

Ciack si gira! Buona la seconda? Vedremo. Il fermo dell’autotrasporto, promosso da TrasportoUnito, è stato rischedulato per l’inizio di dicembre, come ormai è noto. Precisamente dal 9 al 13 dicembre.

E questa volta pare che il fronte delle associazioni che aderiscono sia un po’ più ampio e, soprattutto determianto.

L’iniziativa di protesta, precedentemente programmata per la fine del mese di ottobre, era stata rinviata sulla base di precise rassicurazioni governative a cui però il Governo non ha dato seguito.
Così ha dichiarato Maurizio Longo, segretario generale di Fiap.
Di conseguenza, a sostegno delle ragioni e delle richieste urgenti della categoria (tempi di pagamento a 30 gg resi obbligatori, remunerazione tempi attese carico/scarico, revisione migliorativa dei costi minimi di sicurezza, stop all’intermediazione pura, eliminazione Sistri, ripristino recupero accise con erogazione mensile, controlli committenti e stop a cabotaggio stradale, soluzioni per Sicilia e Sardegna) Trasportounito ha proclamato le date per l’estrema manifestazione di protesta.

 

Alla protesta, dunque, si dichiarano favorevoli le associazioni siciliane: nel giro di poche ore, hanno diffuso comunicati di adesione l’Aias, l’Aitras ed il Comitato Forza d’Urto. Queste realtà avevano già proclamato un fermo regionale alla fine di ottobre, sospeso in attesa degli incontri di questi giorni con i rappresentanti del Governo.

Si uniscono anche le associazioni sarde, e ANITA dichiara: Il taglio del rimborso delle accise, l’assoluta incertezza sulle risorse destinate al settore con particolare riferimento agli interventi per il contenimento del costo del lavoro, la mancata emanazione dei provvedimenti richiesti sulla riforma dei poteri assegnati all’Albo, l’assenza di iniziative concrete per arginare il fenomeno del cabotaggio abusivo praticato dai vettori esteri, sono le principali motivazioni che hanno indotto le associazioni aderenti all’Unatras ad assumere all’unanimità la decisione. Il Governo, nel corso di questi mesi si è completamente disinteressato delle questioni sollevate dall’autotrasporto, dimostrando in tal modo di non aver compreso il ruolo fondamentale del settore nella auspicata ripresa economica. L’Unatras ed Anita restano disponibili a continuare il confronto per trovare soluzioni possibili e pertanto chiedono un incontro urgente con la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

 

Dal lato degli autotrasportatori si registrano manifestazioni di entusiasmo ma anche di scetticismo, sia per l’effetto che può avere questa protesta sia per la determinazione dei rappresentanti sindacali.

Sulla nostra pagina Facebook (https://www.facebook.com/trasportareoggi?ref=hl) già molte dichiarazione. Commentate anche voi la notizia.

Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile.
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