venerdì, 29 Marzo 2024
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Dimensione veicoli tra i temi del Libro Bianco

Che fosse in corso a Bruxelles un dibattito, tra l’altro a oggi già avanzato, sui temi di interesse e sugli indirizzi per il settore del trasporto e della logistica da inserire nel nuovo “Libro bianco dei trasporti”, lo si sapeva. Del resto il 2010 era già stato indicato quale riferimento per la ripartenza delle valutazioni sul sistema. Un esame necessario, proprio in riferimento alle evoluzioni che nel decennio 2001-2010 si sono verificate su molti degli aspetti concernenti il settore: dalla modifica dei sistemi produttivi connessa alla globalizzazione dei mercati e relative esigenze di mobilità delle merci e delle persone, alla tecnologia costruttiva dei veicoli, dalle politiche “verdi” legate all’impatto ambientale, alle emissioni in atmosfera e al rumore, dalla sicurezza alla più distribuita imputazione dei costi interni ed esterni del trasporto dei beni.

Il nuovo Libro bianco dovrebbe vedere la luce tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011, e proprio in questi mesi le molteplici lobbies di rappresentanza dei settori interessati avanzano le loro richieste prevalentemente per un – quanto meno ritenuto tale – miglioramento dello scenario di svolgimento del loro lavoro. Una delle questioni che tiene banco è quella della dimensione dei veicoli per il trasporto delle merci. Secondo quanto dichiarato da Pawel Stelmaszczyk, responsabile Ue per le aree logistica, intermodalità, autostrade del mare e Marco Polo, gli spiragli per dare il via all’operazione “giga-liner”, che autorizzi un “allungamento” dei veicoli industriali, ci sarebbero ma non per tutti i Paesi. “Certamente non posso immaginare quei mostri girare per le valli alpine”, ha dichiarato Stelmaszczyk. “Però, penso che si possa trovare una mediazione: qualcuno propone un allungamento a 25 metri? Io penso che potremmo accordarci sui 22-23 metri”. Proseguendo nelle dichiarazioni, ha poi aggiunto: “Potremo fare una piccola Schengen dell’autotrasporto: camion di questo genere potrebbero circolare in Nord Europa: Belgio, Francia, Svezia, Danimarca, Olanda…”. Appare come una chiara apertura sul tema, sostanzialmente mirata, ma che potrebbe essere non condivisa. Si registra infatti un certo disallineamento di opinioni e comportamenti sul tema nei vari Paesi europei. Da chi ha ancora in atto fasi di studio, a Paesi che si sono largamente espressi in modo contrario per ragioni connesse prevalentemente all’incapacità delle infrastrutture di sopportare un traffico di quelle dimensioni, ovvero per ragioni di sicurezza nella circolazione stradale.

È di questi giorni, invece, la proposta-richiesta di una associazione europea di rappresentanza del settore del trasporto delle auto su strada – le cosiddette bisarche – di un allungamento dei veicoli dagli attuali 18 metri ad almeno 25 metri. L’obiettivo è chiaro: più capacità di trasporto corrisponde a più capacità di business. E poi le dimensioni delle auto sono sostanzialmente lievitate in questi ultimi anni e il rischio è quello di non poter trasportare lo stesso numero di unità di prodotto, cosa che provocherebbe un decremento di redditività della modalità di trasporto. Tenere sotto osservazione questo tema è certamente un obbligo, così come per tutte le altre questioni al vaglio per l’aggiornamento del Libro bianco. Per ulteriori approfondimenti e documentazione, si possono consultare questi link: Unione Europea – Libro bianco dei trasporti
http://ec.europa.eu/transport/strategies/2001_white_paper_en.htm
ECG – The Association of European Vehicle Logistics
http://www.eurocartrans.org/

Da Stradafacendo.tgcom.it

Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile.
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