giovedì, 28 Marzo 2024
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Bocciati i costi minimi

Ieri la Corte di Giustizia europea ha emanato la sentenza indirizzata al Tar del Lazio (presso cui erano pendenti da oltre due anni numerosi ricorsi presentati da alcune associazioni della committenza contro la disciplina dei costi minimi), con cui si dichiara illegittima la disciplina dei costi minimi di esercizio determinati dall’Osservatorio dell’autotrasporto (organismo che però non esiste più, lasciando in parte ancora aperta la questione…), in quanto non compatibile con le norme comunitarie sulla concorrenza.
Nereo Marcucci, Presidente di Confetra (Confederazione dei Trasporti e della Logistica), tra le associazioni che avevano presentato ricorso, ha dichiarato: “Dobbiamo accettare le lezioni che ci arrivano dall’Europa. In tema di concorrenza non ci possono essere alternative al mercato. Da quasi tre anni ci siamo dichiarati disponibili al dialogo per trovare soluzioni eque che potessero garantire la capacità commerciale dei piccoli vettori. Oggi più che mai questo dialogo deve avere concretamente inizio senza interferenze politiche”.
Anche ANITA invita a ripartira con il confronto:  “Prendiamo atto della sentenza, che certamente apre un nuovo capitolo nei rapporti commerciali fra le imprese, ma che al tempo stesso non risolve i problemi che avevano dato origine ai costi minimi”, ha commentato Thomas Baumgartner, Presidente di ANITA.“Per quanto mi riguarda il confronto avviato prima della pausa estiva deve essere ripreso, poiché credo che il dialogo sia l’unica strada percorribile per impostare insieme ogni ragionamento sul futuro del nostro settore”.

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