giovedì, 18 Aprile 2024
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Anche in Veneto si pensa a un nuovo autoparco

L’Autoparco Brescia Est è un’area ottimale per l’autotrasporto. E proprio sull’esempio della struttura bresciana, i camionisti chiedono nuove zone di sosta attrezzate. «Abbiamo bisogno di aree con servizi specializzati per gli autotrasportatori» dichiara al “Popolo” Giovanni Bellomo, presidente del Consorzio Servizi Autoparco Veneto Orientale (Savo), per tanti anni lui stesso autotrasportatore di professione. «Bisogna pensare al benessere dei camionisti», prosegue Bellomo sul Popolo, «alla loro sicurezza, a quella dell’automezzo e del carico trasportato. Occorre una rete di aree di sosta riservate, con adeguati confort, che consentano il rispetto dei tempi di guida e di riposo, un fattore essenziale di sicurezza per la circolazione stradale».
Bellomo denuncia l’insostenibilità della situazione attuale: autotreni in sosta nelle piazzole di emergenza delle autostrade, nelle vicinanze dei caselli, in aree sprovviste di servizi, ammassati tra gli altri autoveicoli nelle aree di servizio, in situazione di scarsa sicurezza per l’autotrasportatore, per il mezzo, per la merce trasportata, esposta a furti.
Il consorzio Savo ha individuato anche un’area industriale di Portogruaro per un Autoparco – “Truck-Station Project (TSP)”, cioè una stazione di servizio specializzata solo per autotrasportatori, con area controllata per la sosta-parcheggio con servizi ristorante, bar, bagni, docce, con centri servizi logistici e doganali, con distributore di carburante. “A questi – scrive sempre il “Popolo” – possono aggiungersi altri servizi di autofficina (meccanico, elettrauto, gommista, carrozziere), autolavaggio e pesa pubblica. Savo ha intenzione di realizzarlo con la costruzione di una seconda palazzina per la quale cerca il finanziamento di Regione e delle associazioni di categoria dell’autotrasporto. Servono un milione e 400mila euro. Il comitato di Teglio Veneto ha accolto con favore l’iniziativa del Savo, anche per limitare l’ampliamento delle aree di servizio di Fratta”.
Una sorta di duplicazione dell’Autoparco Brescia Est, pensato e voluto dalla Fai, nel Veneto, pur con dimensioni decisamente minori.
Savo è nato da un gruppo di autotrasportatori del Portogruarese nel 1987, con il sostegno delle associazioni di categoria e della Regione Veneto. Il Savo ha sede all’interno dell’area Pip di Noiari, a Summaga. È facilmente raggiungibile dalla rete autostradale mediante la nuova tangenziale. Attualmente il consorzio è formato da 89 imprese locali, nazionali e, da poco tempo, anche europee. Il parco veicolare servito è di oltre 500 mezzi. Nella palazzina sede del Savo, dal 2005, sono collocati anche gli uffici della sezione doganale, destinati al Veneto orientale e al Friuli occidentale. Attualmente Savo fornisce ai consorziati servizi essenziali: fornitura di carburante a prezzi significativamente inferiori, assicurazione convenzionata, servizio di autolavaggio automatizzato, convenzioni per l’acquisto di pneumatici, lubrificanti e servizi telefonici.

Da Stradafacendo.tgcom.it

Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile.
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