Tale possibilità, permessa da sempre nei vari Paesi comunitari, era stata in passato provvisoriamente concessa da parte del Ministero dei Trasporti, ma dal 2008 una circolare ministeriale poneva termine a tale modalità operativa, che oggi viene finalmente ripristinata con una nota del 14 dicembre 2018 diretta agli Uffici territoriali della Motorizzazione.
“E’ una notizia che ripaga pienamente le aspettative e che attendevamo da tempo – commenta Thomas Baumgartner, Presidente di ANITA – in quanto pone le imprese italiane sullo stesso piano di quelle estere, che già da tempo utilizzano tale sistema”.
“Siamo particolarmente soddisfatti – prosegue Baumgartner – anche per l’apertura dimostrata dai tecnici del Ministero dei Trasporti, che hanno colto in pieno l’esigenza di rendere più efficiente la catena logistica e la distribuzione delle merci nel nostro Paese, colmando in questo modo il gap normativo esistente con gli altri Paesi europei e in particolare con Olanda e Germania, logisticamente più evoluti del nostro.”
La circolare Ministeriale fornisce le disposizioni tecniche per l’omologazione o l’approvazione in unico esemplare di tale allestimento ai sensi del Regolamento UN/ECE 58/02, che tratta dei dispositivi di protezione antincastro posteriore.