venerdì, 29 Marzo 2024
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Assegnati i premi “Il Logistico dell’Anno”

La manifestazione degli award destinati a imprese e manager che hanno innovato in vari ambiti è giunta alla sua tredicesima edizione. La premiazione sui è svolta presso l’Auditorium Gio Ponti di Assolombarda. In occasionedell’evento è stato assegnato lo speciale premio alla memoria del prof. Gino Marchet, ritirato dalla moglie Paola e dal prof. Damiano Frosi, direttore dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano.

Qui di seguito l’elenco dei premiati con la descrizione dei relativi progetti:

APULIA LOGISTICS

Per il progetto di ottimizzazione del carico di incendio dei magazzini

La soluzione ideata dall’operatore consente di monitorare on-time il carico d’incendio in ogni singola area di magazzino e di riequilibrarne la magnitudo con spostamenti preventivi di pallet tra le diverse aree di magazzino. Specifiche disposizioni di legge (D. Lgs 105/2015) impongono l’adozione di tutte le misure idonee a prevenire gli incidenti per la presenza, attuale o futura, di determinate sostanze pericolose, in modo da limitare le eventuali conseguenze su uomo e ambiente. In quest’ottica è stato condotto uno studio per l’ottimizzazione della gestione logistica di un’azienda soggetta alle disposizioni di legge citate (magazzino di merci pericolose), per la ricerca di una soluzione che, a parità di risultato in termini di sicurezza, permettesse di ridurre al minimo l’impatto in caso di incendio. Tale azienda gestisce un magazzino di prodotti finiti fitofarmaci, con carico/scarico di camion, movimentazione di pallet e stoccaggio temporaneo su scaffali. Il magazzino utilizzato è un fabbricato suddiviso in quattro aree di stoccaggio merci, realizzate per limitare l’effetto domino tra le diverse aree. Si è proceduto realizzando un sistema software per la misurazione (con cadenza periodica) del CDIE (ovvero carico di incendio equivalente) di ciascuna area di magazzino, verificando che risultasse sempre al di sotto dei valori massimi consentiti, nonché provvedendo allo spostamento di merci tra le diverse aree così da ottenere il massimo equilibrio tra i CDIE di ciascuna di esse. La mappatura, in termini di tossicità, della collocazione della merce ha inoltre consentito di ottimizzare le procedure di intervento tecnico, permettendo di indirizzare in maniera mirata l’intervento dei vigili del fuoco (in caso di incendio) verso quelle aree del magazzino contenenti sostanze che, per effetto della combustione, potrebbero produrre effetti di elevata tossicità per l’uomo e l’ambiente.

CEMAT

Progetto “Dolce Treno”

Con questo progetto CEMAT (società leader nel trasporto combinato non accompagnato e parte del polo Mercitalia del gruppo FS) ha ridotto significativamente le emissioni di CO2 (di oltre il 92% rispetto al traffico stradale, secondo le misurazioni EcoTransit), trasportando zucchero in bulk container (unità utilizzate normalmente per il trasporto di prodotti alimentari sfusi) dalla Francia all’Italia con soluzione intermodale, anziché solo via strada. Ogni treno completo (19 carri) trasporta circa 1.064 tonnellate di zucchero e CEMAT effettua una media di 4 servizi a/r a settimana.

CEVA LOGISTICS ITALIA

Progetto “Talent Program”

Il programma contribuisce allo sviluppo dei seguenti 4 progetti strategici: 1) Modelli operativi e-Commerce con cui si definisce un’ipotesi di sviluppo di soluzione e-commerce innovativa e redditizia, a partire dall’analisi delle esigenze del cliente che ha interesse per tale servizio; 2) Customer care evoluto per razionalizzare e standardizzare l’attuale servizio di customer care, a partire dall’analisi “as is”, per definire ipotesi di miglioramento e misurazione dei KPI; 3) Ottimizzazione delle scorte attraverso sistemi dinamici e predittivi che utilizzino anche nuovi tool; 4) Paperless, progetto che effettua una revisione dei processi di trasporto con particolare impatto sulla produzione di documenti cartacei in ottica paperless. Parallelamente al progetto sui talenti, CEVA ha stipulato una partnership con l’ITS di Taranto, il primo istituto tecnico superiore del centro sud per la gestione di infomobilità e infrastrutture: in collaborazione con il Politecnico di Bari l’operatore ha individuato i profili professionali ricercati dal mercato logistico con uno sguardo al 2020, costruendo percorsi formativi.

CONSORZIO ZAI – INTERPORTO QUADRANTE EUROPA

Progetto “Treno shuttle” tra l’Interporto di Verona e il terminal Fusina

Obiettivo del progetto è creare un servizio ferroviario che catturi traffico, oggi ad appannaggio della strada, tra il porto di Venezia e Verona Quadrante Europa con un nuovo servizio intermodale. La soluzione prevede di vendere il “prodotto di lunga distanza” garantendo il trasporto delle unità di carico tra le regioni balcaniche e/o la penisola greca e il Sud Italia fino al Centro (Germania) e Nord Europa. Il ventaglio di treni da e per la Germania offerti dal Quadrante Europa è ampia, per cui si sono individuate relazioni potenzialmente interessanti da abbinare ai servizi di traghetto ro-ro già in essere tra Grecia/Bari e Fusina (e viceversa). Sulla base di ciò, Mercitalia ha individuato un collegamento basato su 3 coppie di treni shuttle a settimana. Per poter avere un costo contenuto, è necessario che il servizio shuttle sia il più standardizzato possibile, per cui con orari di servizio simili, o meglio ancora uguali nelle 3 relazioni settimanali ipotizzate. Come detto, il servizio a regime si prefigge di mettere in collegamento i mercati del centro e nord Europa con i mercati dell’Italia meridionale e della Grecia, raggiunti in un’ottica di supply chain intermodale complessiva grazie al network intermodale dell’interporto di Verona e ai collegamenti di Grimaldi Lines, con l’Interporto di Verona a fare da perno, attuando la sua funzione di gateway ferroviario. La schedulazione prevede 3 rotazioni ferroviarie settimanali con partenza da Verona lunedì, martedì e venerdì mattina e arrivo a Fusina in coincidenza con la partenza dei traghetti Grimaldi per la Grecia. Da Venezia i treni ripartono nel pomeriggio di lunedì, giovedì e sabato dopo l’arrivo dei traghetti dal sud Europa.

COOP ITALIA, CHEP ITALIA, SORGENTI EMILIANE MODENA e DECO INDUSTRIE

Progetto “Trasporto collaborativo multiplayer”

Questo progetto è lo strumento che consente di mettere in sinergia tratte di trasporto in reverse logistics (mediante il riempimento di mezzi con carichi di pallet vuoti) con tratte di consegna dei clienti. Realizza collaborazioni con vantaggi per tutti gli attori nella catena di fornitura, offrendo inoltre nuove risposte ai cambiamenti di mercato, con economie di scala e sinergie di filiera tra i diversi attori per ridurre l’impatto ambientale (riduzione delle emissioni di CO2) e aumentare l’efficienza (meno viaggi con camion vuoti, con quindi flussi bilanciati e sincroni). Le sinergie sono state sviluppate al fine di rendere più efficiente e sostenibile la logistica collegata alle spedizioni con prodotti a marchio del distributore da parte dei fornitori Gruppo SEM e Deco Industrie verso il comune cliente COOP Italia, con utilizzo di pallet pooling CHEP. Prevista in futuro anche l’implementazione di una applicazione mobile sulle linee in sinergia per una gestione dematerializzata dei documenti.

DB CARGO

Progetto “Rete a carro singolo”

La società di trasporto ferroviario merci della Deutsche Bahn ha creato in Italia una rete con quattro hub e numerosi centri di trasbordo e raccordi privati. Uno dei suoi punti di forza sono i servizi a carro singolo: permettono a imprese che non hanno sufficienti quantitativi per treni completi di sfruttare la logistica ferroviaria per approvvigionamento e distribuzione di merci/prodotti. La rete italiana di DB Cargo fa capo agli scali di smistamento di Chiasso in Svizzera, Brescia e Verona che sono collegati giornalmente con treni shuttle rispettivamente con Mannheim e con Monaco di Baviera, in Germania. I vagoni in arrivo dal Nord Europa vengono smistati e riuniti per destinazione per essere inoltrati da Chiasso, Brescia e Verona verso le varie stazioni italiane, direttamente o attraverso l’altro hub di smistamento di Torino. I carri sono suddivisi per le consegne, anche con treni di pochi vagoni, agli scali pubblici o ai raccordi privati. I punti di servizio finali si estendono fino a Villa Opicina nel Nord-Est, alla Toscana, e a Maddaloni nel Sud, per un totale oggi di 11 railport e oltre 60 punti di consegna raccordati, mentre da Chiasso, Brescia e Verona verso Nord si possono raggiungere destinazioni che vanno dalla Francia all’Ungheria e al Nord Europa. La rete a carro singolo di DB Cargo in Italia è innovativa perché ha permesso di ottimizzare un prodotto, indirizzandolo non solo alle grandi aziende, ma anche a quelle più piccole.

DHL SUPPLY CHAIN ITALY

Progetto “DHL Quicknet”

DHL QuickNet è un nuovo portale che consente ai clienti di gestire in completa autonomia le spedizioni e avere informazioni aggiornate in tempo reale sulla consegna dei prodotti. La piattaforma consente una gestione interattiva dell’utente (come per esempio sulle giacenze), consentendo di effettuare le disposizioni di sblocco direttamente in DHL QuickNet. Il portale integra le funzionalità del track&trace con nuove importanti implementazioni come la gestione a 360 gradi delle spedizioni di consegna e della reverse logistics su qualunque canale distributivo, nonché la disponibilità dei dati in tempo reale e la possibilità di conoscere l’offerta trasversale dei servizi di DHL Supply Chain. Questi in sintesi i punti di forza: interattività tra utente e sistema; accesso B2B profilato in base a ruolo e area di competenza dell’utente (committente, agenzie, area manager o agente); accesso B2C grazie all’identificativo univoco della spedizione; multidevice ottimizzato per una navigazione facile da qualunque dispositivo mobile; accesso realtime ai dati aggiornati in tempo reale e accessibilità al tool 7 giorni su 7, 24 ore su 24.

FM LOGISTIC

Piattaforma Inventory Viewer

Inventory viewer è una piattaforma ideata e creata dal support manager di FM Logistic Italia Luca Biasioli. Viene fissata alle braccia di un carrello elevatore e impiega la tecnologia image-based, che consente di catturare un numero illimitato di codici a barre, senza compromettere velocità e accuratezza della rilevazione dei dati. Il progetto in pratica consiste nell’installare un lettore sul carrello elevatore per realizzare un inventario veloce passando attraverso le corsie; il tutto con un tasso di precisione prossimo al 99% e un notevole abbattimento dei tempi di inventario (da 1 minuto a 3 secondi per autista).

GEFCO ITALIA

Centrale fotovoltaica (23.886 pannelli) su tetto a Courgenay (Svizzera)

Ideazione e costruzione della centrale sono il frutto della cooperazione tra BKW (gruppo specializzato nel settore energetico e delle infrastrutture), Energie du Jura (società a capitale prevalentemente pubblico che garantisce l’approvvigionamento energetico nel cantone svizzero del Giura) e GEFCO. Nel 2013 GEFCO si è avvicinata a Energie du Jura, attivamente impegnata nell’aumento della quota di energie rinnovabili nella produzione energetica locale, come previsto dal piano di transizione energetica 2050 della Confederazione Elvetica. Per la gestione tecnica del progetto, i due attori hanno scelto il gruppo BKW. Questa cooperazione si è tradotta in un investimento comune di 12 milioni di franchi svizzeri. Il magazzino GEFCO è stato ricoperto da 23.886 pannelli fotovoltaici, che rivestono 43.000 mq dei 78.000 mq totali. Oggi il sito di Courgenay, con la potenza di 6,7 MWc, è la centrale fotovoltaica su tetto più potente della Svizzera, in grado di produrre 6,7 GWh di elettricità l’anno, pari al consumo annuale di 1.550 famiglie. Oltre all’impianto fotovoltaico nella stazione sono presenti bacini d’infiltrazione delle acque piovane, raccolte e riutilizzate grazie a canali di recupero installati tra i pannelli solari.

GEODIS

SM@RT PAD Project

Il progetto è stato realizzato nell’impianto di Arquà Polesine (Rovigo); consiste nello sviluppo di un software che permette il dialogo tra addetti a rifornimento e imballaggio e responsabili in regia tramite messaggi scambiati con I-pad che lavorano in rete wireless. L’acronimo SM@ART sta per Send Messages At Replenishment Team. SM@RT richiama il vocabolo inglese che significa sveglio, intelligente, brillante, astuto. GEODIS ha voluto così denominare l’innovazione tecnologica che ha permesso di raggiungere elevata efficienza nel dialogo tra operatori del «packing» e addetti al rifornimento delle varie postazioni di lavoro. Tra i vantaggi della soluzione: eliminazione dei doppi viaggi (l’addetto al rifornimento non ha più la necessità di recarsi alla postazione per verificare l’esigenza operativa, ma ha immediata evidenza dei fabbisogni dell’operatore); riduzione dei tempi di attesa degli imballatori con conseguente massima efficienza della linea di produzione; guide operative sempre a portata di mano; massimo controllo da parte dei responsabili al tavolo di regia; comunicazioni immediate tra regia e operatori.

INTERPORTO – CENTRO INGROSSO DI PORDENONE

Nuovo terminal intermodale all’avanguardia per l’Italia

L’interporto di Pordenone sta per attivare il nuovo terminal intermodale con caratteristiche costruttive molto all’avanguardia per il nostro Paese, ovvero lunghezza binari a 750 metri, binari presa e consegna elettrificati, previsione di una stazione elementare passante, con doppia entrata, che eliminerà del tutto l’attività della stazione ferroviaria di Pordenone.

KUEHNE + NAGEL

Adozione di COBOT con cui gestisce attività di etichettatura e confezionamento per Roche Diabetes Care

Una forte innovazione per il cliente Roche Diabetes Care, presso il sito di Stradella (Pavia), basata sull’automazione – attraverso il Collaborative-RoBOT (COBOT) – è stata introdotta da Kuehne + Nagel in relazione al processo delle attività di etichettatura (13 milioni/anno di etichette da processare, di cui il 70%, pari a 9,2 milioni/anno ora gestite via COBOT) al fine di diminuire le operazioni manuali, ridurre le opere monotone e non ergonomiche, aumentare la produttività, migliorando al contempo la qualità.

LANNUTTI

Innovativo network europeo per la logistica vetraria

Nel 1963 ha inizio a Cuneo la storia dell’impresa Lannutti, svolgendo attività di trasporto merci sfuse con camion ribaltabili. Data la presenza locale di uno stabilimento di produzione vetraria, negli anni Settanta l’operatore decide di proporre servizi di trasporto del vetro in grandi lastre, una nicchia di mercato che Lannutti non abbandonerà mai più, ampliando progressivamente i servizi offerti (anche in ambito logistico) e che lo porterà ad essere il leader di settore. Con investimenti diretti varca quindi i confini nazionali, aprendo negli anni Novanta una filiale in Francia e una in Belgio. Seguono poi altre due filiali operative in Spagna e una in Germania. Negli anni 2000 effettua acquisizioni strategiche di società di trasporto operanti nel settore vetrario: due aziende francesi (Perrin e Bauland) con 300 dipendenti, una belga con circa 150 dipendenti e una in Repubblica Ceca con 150 dipendenti. Nel 2012 in Romania crea una struttura operativa per far fronte alle sempre maggiori richieste del mercato. Due anni dopo realizza una piattaforma logistica di 80 mila mq in Belgio, dedicata alla sola logistica vetraria. Nel 2016 sigla un accordo in Belgio per la gestione del terminal multimodale di Charleroi, da dove sono programmati ogni settimana 10 treni Lannutti in direzione di Torino: 1200 viaggi al mese tra Belgio e Italia vengono svolti con soluzioni intermodali anziché solo stradali. Nel 2017 acquisisce un’azienda in Polonia con circa 300 dipendenti e che offre servizi di trasporto internazionali, per lo più dedicati al vetro.

LOGISTICA UNO EUROPE

Progetto di factory logistics per Pasta Lensi

Sempre più integrata a valle del processo logistico, Logistica Uno è impegnata anche a risalire la catena logistica integrandosi ai fine linea produttivi, non solo con progetti in-house, ma anche rendendo i propri spazi di magazzino delle vere e proprie “factory logistics”. Significativo è il caso di Pasta Lensi (pastificio specializzato nella produzione di pasta con semole della tradizione e alternative): per un suo cliente americano aveva necessità di riconfezionare i pacchi di pasta con affardellatura multipla in termo-retrazione con inserimento in display multipli e pallettizzazione robotizzata. Logistica Uno ha fatto suo il know how della produzione per portare la fabbrica in magazzino disegnando un processo su misura. Sfidante è stato l’aspetto della tracciabilità: la lavorazione richiesta non rappresenta un semplice cambio di imballo, ma deve preservare la rintracciabilità di filiera con informazioni relative a lotto di produzione, scadenza, ecc. La food security è stata, infatti, uno dei driver principali di questo progetto. La nuova soluzione progettata e implementata nel polo logistico di Offlaga consente di realizzare nuove tipologie di kit di prodotti per clienti GDO di respiro internazionale. Per ovviare a ogni errore su prodotto/lotto/ddt, la merce, prima di essere caricata in fabbrica, viene “bippata” con lettore bar-code e posizionata su un magazzino virtuale di transito.

LONATO e MAXI

Innovativa gestione operativa di logistica ferroviaria

Lonato (Logistica integrata strada ferrovia) e Maxi di Bolzano, tra i principali operatori della commercializzazione di zucchero nel nostro Paese, in cooperazione con Mercitalia Rail, hanno messo in atto una innovativa gestione operativa di logistica ferroviaria con servizi a valore aggiunto che si conclude con la trasformazione del prodotto sfuso in confezionato. Alla consegna dei treni container e dei vagoni a carro chiuso, inizia un flusso informativo che consente di liberare l’area tecnica dove il container contenente zucchero viene posizionato su un impianto di “ribaltamento” per lo svuotamento dei “liners” in silo. Quindi, automaticamente, viene alimentato l’impianto di confezionamento, con generazione della ricodifica dei nuovi codici articolo e SSCC (Serial Shipping Container Code). L’interconnessione dei dati fra le aziende – il reparto manovra ferroviaria e quello logistico di prodotto per consentire la continuità del flusso informativo – viene garantita con due linee totalmente indipendenti: una in fibra ottica, l’altra satellitare con un apparato di back up automatico che consente di supplire a qualsiasi interruzione di una connessione con il subentro istantaneo dell’altra.

MERMEC

NOAH, sistema per la misura automatica in movimento dei pallet

Nel 2014 Mermec, azienda di riferimento a livello internazionale nella diagnostica ferroviaria, ha iniziato a studiare il settore della logistica e ha intercettato la crescente esigenza di tenere sotto controllo i volumi movimentati, senza imporre rallentamenti al flusso logistico e aumentando le efficienze di processo. Ha quindi deciso di investire per ideare, progettare e testare una soluzione che potesse migliorare in modo significativo processi e risultati degli operatori logistici. A fine 2016 è nato NOAH, un sistema installabile sulle baie di carico dei magazzini e che, grazie all’impiego di sensori ottici, è in grado di rilevare e misurare i volumi dei bancali in movimento direttamente su transpallet o muletto, senza rallentare i normali flussi di lavoro. Tra i suoi vantaggi figurano una corretta determinazione di costi e prezzi per la fatturazione del servizio, ottimizzazione per quanto concerne la composizione dei carichi sui mezzi di trasporto e saturazione degli spazi all’interno dei magazzini automatici. NOAH consente di disporre di dati di volume reali e puntuali di tutte le unità movimentate; l’azienda si dota di dati estesi, strutturati e certi per massimizzare efficienza e produttività nei processi logistici.

MITSafetrans

Servizio di sanificazione integrata nella supply chain medicale

Il progetto ha previsto la messa in opera di un laboratorio all’interno del principale hub di transito dell’operatore. Una corretta sanificazione consente di 1) rendere l’apparecchiatura riutilizzabile in sicurezza nel rispetto della Dlgs 81/08; 2) rendere l’apparecchiatura ispezionabile in sicurezza per i tecnici addetti al controllo strumentale; 3) rendere l’apparecchiatura avviabile a smaltimento senza considerarla un rifiuto a rischio biologico. Gli obblighi di sanificazione sono in carico all’ente ospedaliero dopo il suo utilizzo, prima del rilascio della attrezzatura medicale, anche se l’ospedale raramente vi provvede mettendo a rischio l’incolumità dei lavoratori che ne entrano in contatto e mettendo in condizione di responsabilità i datori di lavoro lungo tutta la supply chain. Il laboratorio di MIT è stato realizzato secondo criteri normativi e di sicurezza standard per la gestione dei rischi biologici (standard ISPESL, ASL, VVFF, regolamento comunale). Il metodo di sanificazione prevede l’utilizzo di un prodotto a base H2O2 (perossido di idrogeno) riconosciuto da enti ospedalieri e laboratori. L’offerta prevede servizio di sanificazione sia interna (secondo protocolli definiti dal cliente) che esterna (come interi reparti di ospedale), previa verifica dell’idoneità del sito e delle apparecchiature presso il sito del cliente (ospedale o laboratorio). Le operazioni di ritiro, trasporto e sanificazione vengono svolte in sicurezza grazie a linee guida delle istruzioni operative specifiche e all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale in dotazione ad autisti e magazzinieri. Le sanificazioni all’interno del laboratorio MIT vengono svolte solo da personale che ha acquisito la qualifica di tecnico specializzato mediante formazione interna. La procedura è provata mediante l’emissione di un rapporto di sanificazione. Laboratorio e intero processo sono certificati ISO 13485.

MONDELEZ ITALIA E CONAD DEL TIRRENO

Progetto “Certificazione dei carichi e tecnologia RFId”

Il progetto si basa su processi ottimizzati e sull’utilizzo combinato di vari elementi tecnologici: invio del messaggio EDI Desadv da Mondelez a Conad del Tirreno; inserimento etichette logistiche con tag RFId passivi in fase di allestimento merce; installazione di varchi RFId attivi sulle porte di scarico del CeDi Conad del Tirreno a Montopoli (Pisa). Altro elemento chiave del progetto è la certificazione da parte di un ente terzo del processo di allestimento degli ordini presso il punto stock di Mondelez. Ciò garantisce una qualità di preparazione della merce con tasso di errore contenuto e controllabile, aspetto reso ancora più importante dal fatto che la gestione delle merci in Conad del Tirreno è in ventilazione, senza stock. Ecco in sintesi il processo completo: Conad del Tirreno invia l’ordine tramite EDI, il customer service Mondelez lo evade e lo passa al 3PL per l’allestimento. In particolare la merce allestita all’interno del punto stock dei freschi di Mondelez viene preparata secondo un processo certificato da un ente terzo in sagome con etichette logistiche provviste di tag RFID passivi. Ogni tag contiene l’informazione del codice SSCC della sagoma. In parallelo al cliente viene inviato il messaggio EDI Desadv che contiene, tra le altre informazioni, anche il codice SSCC. In questo modo, quando la merce arriva e varca le porte di scarico del CeDi Conad del Tirreno di Montopoli, dotate di varchi RFId, l’informazione riportata sul tag consente al cliente di annullare i tempi delle operazioni di presa in carico; la merce è subito disponibile per la ventilazione, anche in virtù della certificata qualità della preparazione, che permette di effettuare controlli solo a campione. Terminata la ventilazione dei prodotti viene inviato il Recadv con le segnalazioni del buon esito della consegna o con le annotazioni in bolla. Questo abilita un’ulteriore ottimizzazione sui flussi amministrativi; infatti le rare anomalie in consegna non vengono respinte puntualmente, ma gestite con documentazione «una tantum», riducendo drasticamente i processi amministrativi da gestire. La combinazione di questi processi garantisce notevoli benefici sia in termini di servizio che di efficienza per tutti gli attori della filiera.

NOLPAL

Progetto “Infinity” per il riutilizzo totale degli imballaggi in legno recuperati come rifiuto

Con questo progetto NolPal riesce a riutilizzare il 100% degli imballaggi in legno recuperati come rifiuto. Grazie ai suoi partner, infatti, nel biennio 2015-2016 la società di noleggio pallet è riuscita a recuperare il 90% dei rifiuti da imballaggio in legno (Codice CER 150103) reimmettendo sul mercato pallet rigenerati (materia prima seconda). E grazie sempre alla sinergia coi partner, il restante 10% dei rifiuti recuperati è stato conferito ad EcoBlocks per la produzione di blocchetti in agglomerato idonei sia per la produzione che per la riparazione dei pallet Epal. Ecco qualche numero: nel biennio 2015-16 i rifiuti recuperati da imballo in legno da parte di NolPal e dei suoi partner sono stati quasi 5,7 milioni di kg, quelli rigenerati oltre 5,2 milioni di kg; i rifiuti non recuperabili e consegnati a produttori di elementi per pallet hanno raggiunto quota oltre 1 milione di Kg, mentre i pallet rigenerati (materia prima seconda) sono stati quasi 262 mila pallet.

NUMBER1 LOGISTICS GROUP

Progetto “ALL IN”

Il progetto prevede che N1 si sostituisca alle proprie committenti in quasi tutte le fasi del copacking (confezionamento). Con Mellin (azienda del gruppo Danone leader nell’alimentazione infantile) il 3PL gestisce tutti gli step relativi al repackaging: design, production (acquisto imballi), planning ed execution; solo la fase di creativity rimane quindi di responsabilità della committente. Tra i benefici ottenuti da Mellin si riscontra una riduzione dei costi complessivi di gestione, un decremento del livello di scorte di imballi, minori errori sugli ordinativi, vantaggi a livello di cash flow in quanto il materiale viene fatturato quando è spedito al cliente finale, una riduzione dei componenti utilizzati grazie alla standardizzazione e ottimizzazione del processo. “All In” prevede in Number1 la presenza di una “fabbrica del confezionamento”, che – mediante l’automazione dei processi – consente una modellizzazione e standardizzazione dell’unità di copacking con un nuovo sistema di scheduling di reparto: N1 punta a consolidare e ampliare questo progetto, in quanto si sposa ed è funzionale all’automazione nel repackaging, su cui nel 2016 ha realizzato una linea robotizzata con braccia antropomorfe per la creazione di espositori destinati alla GDO.

PONY ZERO

Innovativo e sostenibile approccio alla logistica dell’eCommerce

Pony Zero (PZ) è un technology based business integrator per gli operatori dell’e-commerce. Offre l’intera gamma dei servizi (sia parcel che fresco) con valori aggiunti quali zero emissioni nel primo e ultimo miglio della catena distributiva; API e collegamento rapido con e-commerce e marketplace; time window delivery; dynamic pricing e ottimizzazione logistica in base alla domanda. L’operatore punta a essere il corriere di riferimento per l’e-commerce dal più basso impatto ambientale, contando su software per la gestione della logistica, tecnologie per la guida autonoma e veicoli a zero emissioni (la sua flotta si compone di bici tradizionali, tricicli, cargo bike, grandi tricicli, scooter elettrici, auto e van elettrici). Tra le sue soluzioni software: piattaforma food delivery (gestisce in modo centralizzato le spedizioni di food ready to eat che Pony Zero effettua nella giornata; le informazioni relative alla presa e alla consegna sono trasferite in automatico dall’ecommerce del cliente alla piattaforma di PZ attraverso API), piattaforma last mile delivery (opera attraverso un algoritmo di ricerca operativa che programma le routes giornaliere più efficienti, assegnando le consegne ai mezzi a disposizione dell’operatore); piattaforma di fleet management (gestisce l’intera flotta di mezzi e persone programmando i turni di lavoro e permettendo un’agevole coordinamento della flotta di driver in crowdsourcing; il tool gestisce anche gli aspetti relativi a manutenzioni dei mezzi, sinistri e localizzazione e tracciatura dei mezzi durante i percorsi). Da segnalare infine che Pony Zero ha sviluppato dei moduli “micro-container” che vengono posizionati su appositi carrelli e collegati a una bici elettrica: tale soluzione di bike-trailer permette una logistica più efficiente impiegando trasporto intermodale a zero emissioni. I moduli sono stampati in materiale plastico innovativo di derivazione automotive; hanno dimensioni standard di sottomultiplo europallet, in modo da essere trasportati al minor costo possibile su camion e treni.

S.I.LO/Gruppo CFT

Progetto “S.I.LO – Food Service Distribution”

L’operatore ha curato ristrutturazione e layout di un magazzino situato a Siziano (Pavia), realizzando una struttura avanzata, ad alta specializzazione e dalle enormi potenzialità per la gestione del servizio di web-ordering che un importante player del settore cash and carry offre ai propri clienti del settore ho.re.ca. Per garantire un’operatività efficace ed efficiente, l’organizzazione interna del magazzino risponde a necessità diverse rispetto a quelle dei normali Ce.Di della GDO: è stato infatti progettato e realizzato un deposito che, oltre a caratterizzarsi per l’alta specializzazione nella conservazione delle merci con ambienti e temperature distinte per singole referenze, replica struttura e funzionalità di un punto vendita sia per quanto concerne i flussi logistici che il sistema informatico. Rappresenta inoltre un’importante risposta logistica al passaggio da multicanalità a omnicanalità consentendo, attraverso i sistemi informatici in uso, l’evasione degli ordini raccolti sia mediante web che con canali di vendita tradizionali (telefono, fax, mail, visita agente).

STEF ITALIA E MONDELEZ ITALIA

Adozione di soluzioni ad elevato contenuto “green”, tra cui l’allestimento a interfalde

Dall’esigenza di sostenibilità di Mondelez (multinazionale americana del settore food) e STEF (operatore europeo della logistica del freddo) sono nati alcuni progetti di collaborazione specifici, che consentono di gestire al meglio impatti economici, sociali e ambientali connessi ai propri processi, prodotti e servizi. Primo tra tutti, le interfalde: si tratta di supporti in materiali plastici (pvc) utilizzati per l’allestimento di sagome destinate ai Ce.Di in ventilazione. L’allestimento a interfalde ha sostituito quello tradizionale, su pallet di legno, ottenendo una sensibile ottimizzazione del carico con la riduzione del volume occupato. In questo modo non solo è stato possibile aumentare la saturazione dei mezzi, ma anche diminuire le rotture, offrendo nel complesso un miglior servizio al cliente. Attualmente le interfalde riguardano il 12% del ventilato, con l’obiettivo di arrivare al 25% entro il 2019.

S.T.I. – SOCIETA’ TRASPORTI INDUSTRIALI

Progetti di alternanza scuola lavoro con l’ITIS G. Marconi di Verona e di “Aziende scuola e lavoro” promosso dall’Amministrazione Comunale di Nogara (Verona)

L’operatore ha deciso di collaborare con scuole e istituzioni al fine di contribuire al meglio allo sviluppo del territorio dove ha insediato e centralizzato le sue attività. Due i progetti cui ha aderito. Il primo è “6 Nel Posto Giusto” voluto dal Comune di Nogara (Verona) e da un’importante azienda del territorio, attraverso il quale mondo del lavoro e scolastico promuovono il dialogo tra imprese locali, istituzioni scolastiche e studenti. Aderendovi STI consente a neo diplomati del territorio di effettuare stage presso le proprie strutture. Il secondo progetto è quello di orientamento deciso dall’Istituto l’ITIS G. Marconi di Verona (tra i cui indirizzi di studio vi è anche quello di Logistica) per gli alunni delle classi quarte e quinte, allo scopo di aiutarli nella scelta post-diploma, lavorativa o universitaria. In questo caso STI presenta le proprie attività aziendali e ospita i ragazzi in stage, offrendo loro la possibilità di perfezionare competenze tecnico-operative acquisite a scuola. Oltre a ospitare gli alunni nel corso delle visite scolastiche, STI partecipa ai “career days” organizzati dallo staff dell’ITIS durante i quali gli imprenditori della zona incontrano studenti e genitori per discutere tematiche legate a domanda e offerta di lavoro tipiche dell’industria 4.0

 

 

TRANSPOREON GROUP

Progetto “Logistics 4.0 Maturity Benchmark Tool”

Il tool consiste in un test online per misurare in termini di logistica 4.0 il livello di digitalizzazione di un’azienda. Gruppo Transporeon (gestisce le piattaforme di e-Logistics leader nel mondo) lo ha sviluppato assieme a Cybernetics Lab (istituto della Facoltà di Ingegneria Meccanica) e alla cattedra di Management delle Informazioni in Ingegneria meccanica presso l’Università RWTH di Aquisgrana. Il livello di sviluppo dell’azienda viene misurato in relazione a otto parametri: grado di sostenibilità, capacità di adattamento, grado di automazione dei processi, grado di digitalizzazione, grado di collaborazione, grado di orientamento al cliente, grado di trasparenza, capacità di utilizzo delle informazioni. Al completamento del formulario online, i risultati vengono subito rappresentati in un grafico a “ragnatela”, che mostra i parametri caratteristici e le valutazioni inerenti la “logistica 4.0” di ogni singola impresa. È quindi possibile confrontare il risultato con i valori medi di altre aziende, per esempio aziende di dimensioni simili oppure operanti nello stesso settore. Questo consente di individuare i potenziali di miglioramento e di ottimizzazione dei propri processi e mostra anche come mantenere la competitività a lungo termine. Successivamente le informazioni raccolte possono essere tradotte in azioni concrete finalizzate alla digitalizzazione dei processi di trasporto all’interno dell’azienda interessata.

XPO LOGISTICS

Gestione evoluta del parco carrelli

In XPO ogni carrello all’interno del deposito (circa 100 mezzi) è stato dotato di un dispositivo di comunicazione in remoto (simile alla black-box degli aerei), che ne registra ogni azione durante il ciclo di utilizzo e ricarica in un orizzonte temporale di 24 ore, 7 giorni su 7. I dati per singolo carrello vengono convogliati a un tool elettronico per il monitoraggio del parco mezzi in ogni suo aspetto (ore di utilizzo/ricarica e mapping delle fasce orarie di attività; tempi e performance di transito/sollevamento; tracking degli eventi avversi con celere segnalazione automatica alle persone competenti non appena si verifica una collisione). Inoltre è stata effettuata l’istallazione presso i locali di ricarica mezzi di un dispositivo che consente una «ricarica intelligente» dei mezzi parcheggiati, attivandola solo nelle fasce orarie con costo kW/h inferiore. I principali punti di ricaduta delle soluzioni adottate consistono in identificazione dei carrelli sottoutilizzati, calibrazione del parco carrelli in relazione alle effettive necessità di business; analisi percentuale del tipo di mezzi usati. Inoltre vi sono vantaggi anche dal punto di vista della sicurezza, grazie all’immediata identificazione degli autisti per singolo carrello attraverso una chiave di accesso univoca per carrellista; tracking di incidenti e/o urti con celere comunicazione al personale competente al soccorso e verifica dell’accaduto; analisi del trend storico di eventi avversi per evitare che avvengano nuovamente. Il sistema messo in campo per la ricarica intelligente del parco carelli del deposito ha permesso infine una riduzione dei consumi energetici pari al 26% del costo energetico.

 

 

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