giovedì, 28 Marzo 2024
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Quando la filiera alimentare è sostenibile. Il resoconto della quarta tappa del Sustainable Tour.

Il nuovo appuntamento del Sustainable Tour, la serie di appuntamenti tematici inerenti l’evoluzione della logistica e del trasporto merci in ottica sostenibile e promossa da evenT, si è svolto mercoledì 28 ottobre, in modalità webinar. Tema di questo quarto appuntamento “La sostenibilità tra cibo e logistica“.

Ad aprire i lavori Luca Barassi di Trasportare Oggi in Europa e Maurizio Cervetto di Vado e Torno che come per ogni appuntamento hanno accolto gli ospiti, esponenti dei maggiori attori del settore. Il tema della giornata è stato introdotto da Paolo Volta, coordinatore didattico di evenT, che partendo dalla constatazione, purtroppo attualissima, che il Covid ha innescato la più grande recessione degli ultimi anni e che un ritorno alla normalità sarà possibile solo nel biennio 2023-2025, ha messo in evidenza come gli sprechi alimentari siano uno dei fattori di costo più rilevanti all’interno della filiera alimentare. Si stima infatti che lo spreco domestico inglese sia pari a 110 kg pro capite; seguono Stati Uniti (109 kg), Francia (99 kg), Germania (82 kg) e Svezia (72 kg). Tutto questo impatta sulla sostenibilità ambientale poiché lo spreco alimentare porta a emissioni di gas a effetto serra pari a circa 3,3 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente (stime FAO). Ma esistono diverse soluzioni che permetterebbero un cambiamento di tendenza. Tra queste stanno sempre più imponendosi all’attenzione del settore le biomasse, materiali di origine biologica derivanti generalmente da scarti di attività agricole, che possono essere modificati attraverso vari procedimenti, per ricavarne combustibili o direttamente energia elettrica e termica. In particolare, questi materiali possono essere riutilizzati per tre finalità: la produzione diretta di carburanti biologici (biofuel), la generazione di energia elettrica e termica (biopower) e la realizzazione di composti chimici (bioproduct).

A partire da questa introduzione si è aperta la tavola rotonda che ha visto protagonisti i rappresentanti di realtà che lavorano nel settore, dalle case costruttrici come IVECO, Mercedes-Benz Trucks e Scania, a leader del settore alimentare come Barilla, fino ad arrivare a FIAP, la Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali.

Quello che è emerso è come la sostenibilità della filiera logistico-alimentare dipenda da molteplici fattori, tutti connessi tra di loro. Domenico Andreoli di Mercedes-Benz Trucks, ad esempio, ha sottolineato come la connettività sia uno degli asset su cui le aziende dovrebbero puntare perché garantisce una comunicazione diretta e veloce tra autotrasportatori, distribuzioni e clienti finali e consente un trasporto sicuro, grazie alle tecnologie presenti sui mezzi di trasporto. Particolarmente attenti alle trazioni alternative, Mercedes-Benz Trucks affronta le problematiche connesse alla sostenibilità ambientale della logistica cittadina attraverso l’adozione di mezzi di trasporto sostenibili, puntando in particolare sull’elettrico. Nelle lunghe distanze, invece, punta l’attenzione sulla sostenibilità del diesel di ultima generazione. Come ha sottolineato Andreoli, se tutto il parco veicolte italiano si convertisse in Euro 6D, già disponibili sul mercato e quindi facilmente accessibili, si abbatterebbero in maniera decisiva le emissioni di CO2.

Il tema della sostenibilità è caro anche a Scania, tanto che, come ha ricordato Daniel Dusatti di ItalScania, l’azienda sta investendo risorse ed energie per raggiungere il traguardo di diminuzione delle emissioni di CO2 del 50% entro il 2025. Ne è un esempio il riconoscimento‘Science Based Targets’ ricevuto da Scania proprio per il suo impegno nella riduzione delle emissioni. Sfida che la Casa svedese affronterà con la nuova gamma di veicoli a metano, ibridi ed elettrici annunciati di recente e che, grazie all’utilizzo di carburanti bio-fuel prodotti grazie al riutilizzo delle biomasse, andranno a ridurre l’impatto dello spreco alimentare. Uno slancio sostenuto anche dai veicoli diesel, anch’essi compatibili con i biocarburanti.

Il tema dei carburanti alternativi è stato affrontato anche da Massimo Santori di CNH Industrial che ha colto l’occasione per rilanciare le due parole chiave della filosofia di IVECO, la digitalizzazione e la decarbonizzazione, due aspetti che permetterebbero l’efficienza della catena logistica e garantirebbero la sostenibilità ambientale. e, con l’accorciamento dei processi grazie a sistemi sempre più aggiornati, e decarbonizzazione. Due processi che Iveco, da leader di mercato in questa categoria, intende portare avanti attraverso i suoi mezzi con questa tipologia di motorizzazione. Ovvero l’S-Way NP e il Daily a metano. Santori ha poi gettato lo sguardo sulla situazione degli impianti di rifornimento, snodo cruciale affinché questo particolare tipo di alimentazioni diventi sempre più presente nelle flotte delle società di trasporto.

Ritonando agli sprechi alimentari, Gianluigi Mason di Barilla ha sottolineato come questi siano strettamente connessi alla quantità di persone che soffrono di malnutrizione. Nel mondo ci sono infatti 800 milioni di persone denutrite o che soffrono la fame e più di un miliardo sovrappeso o obese. Una disparità resa ancora più sconcertante da un altro dato: la quantità di produzione alimentare globale che finisce nella spazzatura, più di un terzo, basterebbe a soddisfare per quattro volte i fabbisogni degli 800 milioni di individui malnutriti. Barilla sta portando avanti una vera e propria guerra allo spreco, grazie non solo all’impiego di fonti sostenibili e di processi logistici che riducono i viaggi a vuoto, ma anche con l’ottimizzazione dei meccanismi di filiera, dalla diminuzione delle emissioni di CO2 degliimpianti alla razionalizzazione degli sprechi idrici, passando per la creazione di pack riciclabili e di marchi carbon neutral. ‘Good for you, good for the planet’ è il suo motto. Ma l’obiettivo più pressante è capire le intenzioni di consumo del futuro e da lì lavorare per essere più decisivi nella riduzione degli sprechi.

Voce dei trasportatori, Silvio Faggi di FIAP ha rimarcato che per ragionare in un’ottica di riduzione degli sprechi, occorre prima di tutto una formazione più qualificata del personale che guida i mezzi del comparto alimentare, un settore non meno “pericoloso” rispetto all’ADR. L’autista più consapevole sulla movimentazione del cibo, infatti, può incidere sulla sanità e sulla salubrità dei prodotti che consegna e, di conseguenza, sulla società intera. Lo sforzo economico richiesto alle aziende, ha evidenziato Faggi, non è ancora adeguatamente ricompensato. Non sono mancati poi i dovuti approfondimenti sulle tipologie di veicoli che possono accedere agli incentivi sugli investimenti elargiti dal Mit, croce e delizia di tutto il settore, che andrebbero meglio calibrati per accelerare il rinnovo del parco.

L’ultima tappa del Sustainable Tour avrà luogo sempre online, sulla piattaforma digitale di Ecomondo, kermesse sulle green technologies che doveva svolgersi in presenza a Rimini ma che, causa restrizioni dovute al Covid, ha visto migrare sul Web tutti gli appuntamenti fieristici. L’appuntamento in diretta streaming è per Giovedì 5 novembre alle ore 11.

Sono intervenuti:
Domenico Andreoli, Direttore Marketing Mercedes-Benz Trucks Italia
Daniel Dusatti, Direttore commerciale Italscania
Silvio Faggi, Segretario FIAP
Gianluigi Mason, Direttore Logistica Italia Barilla
Massimo Santori, Responsabile Relazioni Istituzionali CNH Industrial
Luca Barassi, direttore Trasportare Oggi
Maurizio Cervetto, direttore Vado e Torno
Paolo Volta, coordinatore didattico evenT

evenT è l’organizzatore della quarta tappa del Soustainable Tour 2020, Webinar sul trasporto sostenibile realizzato in collaborazione con: IVECO, Mercedes-Benz Trucks e Scania

Promotori: Trasportare Oggi in Europa e Vado e Torno
Media partner: Transportonline, FerPress, Logistica Efficiente

Valeria Di Rosa
Valeria Di Rosa
Coordinatrice editoriale di Trasportare Oggi in Europa. [email protected]
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