venerdì, 29 Marzo 2024
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Samoter ha aperto i battenti, all’insegna di una timida ripresa

Questa mattina SAMOTER ha aperto ufficialmente i battenti con una cerimonia inaugurale che ha voluto iniziare questa 29esima edizione, che coincide con il 50esimo anniversario della manifestazione, presentando in anteprima dati incoraggianti. Sono i dati Unacea, che indicano una timida ripresa del settore construction nel nostro Paese. Una ripresa stimata al 2% nel 2014 con un’attesa di un + 7% per il 2015. Anche se per questo specifico settore le grandi criticità non sono ancora superate, la ripresa del ciclo economico insomma sembra esserci. Il condizionale è d’obbligo perché ancora non si può parlare di un vero e proprio rilancio del settore (se mi di piccoli segnali di svolta), che è stato fino ad ora caratterizzato da un fortissimo andamento negativo,  registrando in questi ultimi anni un calo dell’80%, .
Una edizione che si svolge dunque in un anno difficile per il settore, ma che è stata fortemente voluta dallo stesso ente fieristico che, in accordo alle associazioni di categoria, ha deciso di investirvi per dare  risposte ad un comparto fondamentale per l’economia nazionale. 50 mila metri quadri di superficie espositiva, 445 espositori, di cui 106 esteri provenienti da 27 Paesi. Questi i numeri dell’edizione 2014, su cui Veronafiere ha scommesso investendo in particolar modo nell’attività di incoming di buyer stranieri.
Anche il Governo è pronto a sostenere il rilancio del comparto, come ha fatto sapere il sottosegretario di Stato  al ministero dell’Ambiente, Barbara Degani, intervenendo nel corso dell’inaugurazione del Salone: «Per dare nuova linfa al settore  – ha spiegato – è necessario sbloccare il patto di stabilità per finanziare interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici e di prevenzione del rischio idrogeologico. Due punti fondamentali anche nel nuovo Decreto Ambiente che presenteremo domani».
Alla cerimonia di apertura di Samoter hanno partecipato l’assessore ai Lavori pubblici della Regione Veneto, Massimo Giorgetti, il presidente della Provincia di Verona, Giovanni Miozzi, l’assessore del Comune di Verona, Anna Leso, il vicepresidente della Camera di Commercio veronese, Maurizio Danese, il presidente di Veronafiere, Ettore Riello e il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani.
Per le associazioni erano presenti il presidente di Unacea, Enrico Santini, il presidente di Ascomac, Elisa Cesaretti, il presidente di Siteb, Michele Turrini, il vicepresidente di Federcostruzioni (Anima e Ucomesa), Luca Turri.
Segnali incoraggianti arrivano anche dal fronte dell’export. Il Monitor commercio estero del Construction equipment outlook realizzato da Unacea e Prometeia, infatti, segnala che le esportazioni di macchine per costruzioni, nel mese di gennaio 2014, hanno raggiunto i 160 milioni di euro, registrando una crescita del 21,6% rispetto all’anno precedente. Dopo un 2013 archiviato con un -3% su base annua, la crescita di gennaio è trainata dalla ripresa delle esportazioni verso l’Europa occidentale (+14,5%), l’Europa dell’Est e la Turchia (+71,9%), e l’Asia (+57,9). Positivo anche l’export verso l’Africa (+8,1%) e il Nord America (+5,6%).
«Questi primi dati danno ragione alla nostra scelta di continuare a credere e investire insieme ad aziende e associazioni in una manifestazione internazionale  come Samoter, anche in un momento di grande difficoltà per il settore – ha commentato il presidente di Veronafiere, Ettore Riello –. Quella di quest’anno sarà un’edizione che ci traghetterà fuori dalla crisi, direttamente verso il prossimo Samoter   cui stiamo già lavorando e abbiamo programmato da mercoledì 22 a sabato 25 febbraio 2017».  
Nuovi mercati, sostenibilità della filiera (“Sustain.ability”) e formazione sono al centro di Samoter e Asphaltica 2014 che, quest’anno rappresentano gli unici eventi di riferimento in Europa per i settori construction e stradale.
«In questi quattro giorni a Verona siamo presenti con tutta la filiera stradale – ha detto il presidente di Siteb, Michele Turrini –. Abbiamo voluto esserci nonostante le difficoltà per dimostrare il coraggio di cui l’imprenditorialità e il settore hanno bisogno».  
Dal presidente di Unacea, Enrico Santini, infine, è arrivato l’appello al Governo: «Per far ripartire in pieno il comparto – ha dichiarato – servono anche nuovi strumenti legislativi per evitare un mercato a due velocità che penalizzi chi compra macchine evolute e in regola con le normative antinquinamento europee, in favore di chi continua ad usare strumenti obsoleti».

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