“Fin dall’inizio l’azienda ha prestato grande attenzione alle problematiche ambientali connesse all’attività dell’autotrasporto – spiega Mario Ambrogi fondatore di LC3 – un settore il cui impatto ambientale è ancora oggi altissimo. Si pensi che solo in Italia lo spostamento di merci su gomma è riconosciuto come il massimo responsabile per ciò che concerne le emissioni inquinanti. Dati alla mano, nel 2013 le emissioni complessive del trasporto su strada sono state di quasi 100 Milioni di tonnellate di CO2: di queste il 35% sono attribuibili al trasporto merci stradale, di cui circa la metà al trasporto pesante”.
L’azienda ha individuato in Iveco e Michelin Solutions le migliori partnership relativamente ai veicoli e ai pneumatici per continuare le finalità di un progetto che guarda, come dice il titolo stesso del convegno, al futuro.
Infatti, l’obiettivo che si pone la società è quello di alimentare i veicoli dell’azienda a biometano liquido, in modo da proseguir sulla strada della riduzione dell’impatto ambientale del trasporto arrivando ad abbattere l’emissione di CO2 del 95% rispetto a oggi, dando seguito a una serie di collaborazioni già avviate con i principali produttori europei.
Presenti, tra i numerosi ospiti, anche i politici: oltre al Sindaco di Gubbio, Filippo Stirati, che ha introdotto la seconda giornata di lavori, nella mattinata di sabato ha parlato il vice ministro ai Trasporti, Riccardo Nencini: “Il Governo è molto sensibile a questi temi e non può che plaudire a iniziative come questa che arrivano dal privato ma che coinvolgono interessi generali, come la riduzione delle emissioni di CO2 e l’impatto ambientale del segmento trasporti nel nostro Paese”. Sulla stessa linea l’assessore regionale alle Infrastrutture, Vincenzo Chianella: “L’Umbria è al top nella politica volta a convertire le fonti di energia, come dimostra questa realtà imprenditoriale all’avanguardia che da Gubbio sta rappresentando un modello pionieristico in tutta Italia”.
